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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Due Pasque

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Il passaggio da questo mondo al Padre di papa Francesco, che sentiamo tutti come un parente stretto, ci ha messi davanti alla sofferenza e alla morte ancora una volta. L'abbiamo accompagnato con l'affetto e la preghiera. La sua storia è anche la nostra storia. Carlo Maria Martini parla delle Pasque della vita.  Malattia e morte sono le ultime due. Le due ultime Pasque di Francesco siano ora un aiuto a guardare da vicino le nostre, nella meditazione. "Ecco le due Pasque che ancora ci attendono: quella della malattia, che prima o dopo viene per tutti, e poi la Pasqua definitiva, che è la morte.  La malattia significa essere più passivi che attivi, significa non servire, ma essere serviti. Noi vorremmo servire, ma a un certo punto bisogna lasciarsi servire, e accettare di essere serviti. Capiterà anche a noi.  Si assiste talora a vere tragedie interiori: certe persone, che non sanno rassegnarsi a essere di peso agli altri, avendo realizzato eroicamente per tutta la vita il d...

Pasqua

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Domenica di Pasqua,  domenica di vita,  di primavera. Tempo ed eternità,  finito e infinito,  morte e vita,  oggi ci parlano.  Antonella Lumini, eremita di città a Firenze, ci guida in una meditazione su questo tema che sa di Dio,  di luce e di tenebra. Leggiamo insieme: "Vivere il cammino sulla terra  come via di conoscenza delle dimensioni segrete del cielo. Ogni attimo è sempre  un frammento d’eternità.  Il tempo appartiene a Dio.  Quello che facciamo,  lo facciamo in Dio,  nel suo amore  e dobbiamo farlo bene,  nella consapevolezza di essere piccole gocce dentro  un corpo infinito. Ogni azione e ogni momento  di riposo appartengono a Dio. Avere sempre presente  la miseria del limite,  ma insieme ricordare  che la nostra fragilità invita alla tenerezza.  Tutto quello che viene fatto male  fa soffrire il corpo di Dio,  la meravigliosa creazione. La miseria è grande  ...

Si alla vita

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Le parole di Simone Olianti, psicologo, docente, educatore, ci accompagnano nel meditare su un fatto veramente basilare: siamo vivi. Non è affatto scontata questa affermazione.  La fretta, l'abitudine, la routine di ogni giorno, fanno sbiadire ai nostri occhi il senso profondo delle cose più semplici che costituiscono la nostra esistenza. Vivere non è sopravvivere. Vivere non può essere solo  tirare a campare. Vivere è imparare a vivere. Leggiamo insieme: "Forse vivere è troppo poco;  bisogna imparare  a celebrare la vita,  qualunque essa sia.  Non ci è data un’altra occasione: abbiamo questa e non va sprecata. Sembra la cosa più giusta del mondo, eppure talvolta è così difficile accorgersi del dono che abbiamo ricevuto.  Siamo vivi!  Potevamo non essere,  non esistere,  non conoscere l’odore  di nostra madre,  la voce profonda di nostro padre, l’odore di un campo a primavera o il sapore del pane appena sfornato. Stupirsi, come...

Riunire

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"Dio è misterioso e ignoto perché è Uno". Un'affermazione folgorante che ci porta al cuore del mistero di ogni cosa. Un'affermazione che sembra troppo lontana dalla nostra quotidianità, che subito diventa più vera se si aggiungono parole che conosciamo meglio: "Le parti divise per riunirsi devono conoscersi, superare la paura dell’incontro, del contatto". Dal silenzio della sua vita eremitica ci raggiungono le parole di Antonella Lumini, a provocare un desiderio e una nostalgia che ci abitano nel profondo.  Dio, Amore, Unificazione, Riconciliazione, sono parole necessarie e nutrienti per il nostro spirito.  Accogliamo queste intuizioni come invito a guardare in profondità,  oltre l'apparenza. "L’anelito di ogni uomo e di ogni donna è la riconciliazione che riconduce all’unità originaria e radica nell’in Principio. Dio è misterioso e ignoto perché è Uno: centro in cui non c’è opposizione. Infinita pace. Chi vive nella contraddizione e nella opposizio...