Gli occhi e la mente

"Volgi lo sguardo al sole
guarda la luna e le stelle,
ammira la bellezza della terra verdeggiante.
Adesso, pensa".
(Ildegarda di Bingen)

Che cosa vuol dire pensare? Cosa vuol dire meditare? Cosa significa contemplare?
Questo pensiero di Ildegarda di Bingen ci apre ad una prospettiva originale e affascinante.
Donna di grande intelletto e contemplativa, ci suggerisce alcune condizioni perché il nostro pensare e riflettere non sia uno sterile razionalismo, ma si apra all'oltre, alla meraviglia, alla contemplazione.

Il nostro pensare ha sempre un punto di partenza, esplicito o implicito, di cui spesso non abbiamo consapevolezza.

Durante un funerale la nostra riflessione si indirizza naturalmente verso la fugacità della vita, davanti ad un neonato i nostri pensieri vibrano della bellezza semplice della vita.
Il nostro ragionare e riflettere non è mai neutro. C'è sempre un punto che lo prevede che ne dà la coloritura.

Ildegarda propone di immergere gli occhi e il cuore nella bellezza della natura prima di iniziare a pensare.

Il sole, la luna e le stelle sono tra gli spettacoli più belli da vedere e riempiono interamente lo spazio di un giorno.

Il sole, luce e calore, rende più bello un giorno già bello ed è consolazione nei giorni più faticosi da vivere. Quante poesie e quanti inni di fede cantano questa meravigliosa stella? Il suo sorgere e tramontare, il suo raggiungere ogni angolo del mondo, le tante sfumature di cui riveste il cielo nei vari momenti della giornata sono uno spettacolo meraviglioso al cui fascino nessuno è indifferente.

La terra verdeggiante è un altro spettacolo di cui i nostri occhi si nutrono volentieri. Certe foto di prati sterminati in primavera ci riempiono di freschezza e vitalità. Ildegarda è molto sensibile al colore verde, viriditas come lo definisce nel suo latino colto, perché gli richiama la linfa vitale che fa rigogliose le piante e diventa così simbolo della vita che scorre in tutta la creazione facendola verdeggiare.

Con il cuore e gli occhi pieni di luce e di vita, contagiati da tanta bellezza, con la mente affascinata da questo meraviglioso spettacolo, ora si può cominciare a pensare, suggerisce Ildegarda.

Saggio consiglio. Camminare in un bosco, in riva al mare, su un bel prato fiorito, di notte sotto le stelle, ci rendono capaci di pensare più profondamente e ci rendono più aperti alla contemplazione.

Ildegarda ci suggerisce un punto di vista nuovo per noi immersi nel grigio monotono e rumoroso delle nostre città. Andare a caccia di sole, aria pulita, verdi prati, notti stellate ci salva da visioni lugubri e ci permette di pensare con serenità e pace.

Cominciamo a guardare fin da ora con gli occhi del cuore:
"Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale:
esulta come un prode che percorre la via.
Sorge da un estremo del cielo
e la sua orbita raggiunge l’altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.
(Salmo 19,5-7)

"Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?"
(Salmo 8,4-5)

"Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti,
dissetino tutte le bestie dei campi
e gli asini selvatici estinguano la loro sete".
(Salmo 104,10-11)

Prezioso è il punto di partenza del nostro pensare.
Il pensare ha bisogno di luce, del respiro della primavera, del verdeggiare dei prati.
Volgere lo sguardo al bello prima di ogni ragionamento rende i nostri pensieri più umani e più veri.