I due spiriti
Osserviamo queste oscillazioni interiori cercando un modo per trovare stabilità emotiva e capacità per proseguire il nostro percorso di vita.
Trovo negli "Esercizi spirituali" di Ignazio di Loyola, una preziosa indicazione per il discernimento e su cosa coltivare veramente nel nostro giardino interiore in questa stagione della nostra vita.
La regola 315 dice:
"È proprio del cattivo spirito rimordere, rattristare,
creare impedimenti, turbando con false ragioni affinché non si
vada avanti".
Una serie di sentimenti, che non sono certo di aiuto a vivere, non edificano, ma diventano un intralcio, una palla al piede. Ignazio dice che è un cattivo spirito, una cattiva ispirazione, a fare venire alla ribalta queste cose nel nostro mondo interiore. Da questi effetti si capisce che è un cattivo spirito ad influenzarci.
False ragioni che vogliono convincerci ad non andare avanti: molto chiara questa descrizione.
Tristezza, turbamenti, strani rimorsi, sembrano essere l'unico modo di reagire ad un brutto periodo.
La medesima regola prosegue:
"È proprio dello spirito buono dare coraggio, forza,
consolazioni, lacrime, ispirazioni e pace, rendendo facili le cose e togliendo ogni impedimento, affinché si vada avanti nel bene operare".
Lo spirito buono spinge in direzione contraria. Toglie impedimenti e mostra la direzione verso il bene operare.
Quale dei due spiriti nutriremo per farlo crescere? A quale dei due daremo più spazio? In quale direzione ci lasceremo trascinare?
Fermarsi e rendersi conto di questi movimenti interiori è di vitale importanza.
Tra le tante voci interiori distinguere e seguire quelle che che spingono verso la vita, la pace, il bene, la fiducia, la compassione, sono la voce preziosaa di cui ho bisogno oggi per attraversare questo fiume infido e impetuoso che è il tempo che vivo.
Solo di coraggio, di vitalità, di amore per la vita ho bisogno oggi di nutrirmi e di nutrire quanti camminano con me.
"Solo di coraggio, di vitalità, di amore per la vita ho bisogno oggi di nutrirmi e di nutrire quanti camminano con me." A te Padre è possibile ciò che a me sembra impossibile..
RispondiElimina"..I sentimenti oscillano.."
RispondiEliminaIl discernimento ci riporta alla ragionevolezza dei sentimenti: incanala i nostri sentimenti al giusto equilibrio,
al Bene
che portiamo dentro
che ci dà forza e vita
"È proprio dello spirito buono dare coraggio, forza, consolazioni, lacrime, ispirazioni e pace, rendendo facili le cose e togliendo ogni impedimento, affinché si vada avanti nel bene operare".
RispondiEliminaQuale altro sollievo dovremmo desiderare se non quello di affidarci completamente nelle braccia del Signore!!
La regola 315 dice:
RispondiElimina"È proprio del cattivo spirito rimordere, rattristare,
creare impedimenti, turbando con false ragioni affinché non si
vada avanti".
Una serie di sentimenti, che non sono certo di aiuto a vivere, non edificano, ma diventano un intralcio, una palla al piede. Ignazio dice che è un cattivo spirito, una cattiva ispirazione, a fare venire alla ribalta queste cose nel nostro mondo interiore. Da questi effetti si capisce che è un cattivo spirito ad influenzarci.
Tristezza, turbamenti, strani rimorsi, sembrano essere l'unico modo di reagire ad un brutto periodo.
La medesima regola prosegue:
"È proprio dello spirito buono dare coraggio, forza, consolazioni, lacrime, ispirazioni e pace, rendendo facili le cose e togliendo ogni impedimento, affinché si vada avanti nel bene operare".
Lo spirito buono spinge in direzione contraria. Toglie impedimenti e mostra la direzione verso il bene operare.
Quale dei due spiriti nutriremo per farlo crescere? A quale dei due daremo più spazio? In quale direzione ci lasceremo trascinare? Certamente nutro il secondo spirito e in questo periodo mi viene in aiuto Lui che facendosi presente quasi fisicamente mi accompagna verso ciò che è: consolazione, pace, coraggio, voglia di ciò che è buono