Conversione

 


Parliamo spesso di conversione, dando per scontato che in fondo si tratta di migliorare il nostro comportamento. 

Più a monte, la conversione ha a che fare con la mentalità, con il nostro modo di pensare, di vedere il mondo, gli altri e Dio.

La radice sta appunto in come vediamo Dio, come lo immaginiamo, che idea ci siamo fatti su di lui. 

Il Vangelo su questo punto è radicale: conversione è accogliere il Dio che Gesù manifesta, rende visibile a noi con le sue parole e i suoi gesti. È la conversione più faticosa, forse anche scandalosa.

Un pensiero di Silvano Fausti ci mostra cosa intende il Vangelo per conversione ad una esperienza di Dio diversa, nuova, che scombussola il nostro modo ovvio di pensare Dio.

Scrive Fausti nelle prime pagine del suo commento al vangelo di Marco:

"E adesso dico una cosa che può sembrare scandalosa, ma é 
utile dirla una volta per sempre. Noi siamo abituati, se siamo 
cristiani e anche se non lo siamo, sentire e dire che Gesù é Dio. No. 
Ora intendete bene. Dire che Gesù é Dio é sbagliato. E spiego. 
Quando dico Gesù é Dio, Gesù é il soggetto - abbiamo fatto tutti un 
po' di analisi logica - Dio é il predicato; il predicato é quel che 
conosco, il soggetto é l'incognita. Se dico che Gesù é Dio, io so chi é 
Dio e applico a Gesù la mia idea di Dio. Questa é la prima eresia dire 
che Gesù é Dio. Il Vangelo dice il contrario: Dio, é Gesù. Quel Dio 
che nessuno ha mai visto é l'uomo Gesù. Fa una grossa differenza. 
Perché, chi é Dio? é l'essere perfettissimo, dice il catechismo, 
creatore del cielo e della terra, creatore di tutte le cose visibili e 
invisibili, che sta in alto e non si interessa di noi. Più o meno é questa l'immagine che é condotta a fondo. È l'immagine che hanno 
tutte le religioni: di un Dio che sta lì - beato lui! - e noi stiamo qui. 
Invece il nostro Dio é Gesù. Gesù é proprio l'essere perfettissimo? 
Pensate, é un falegname, che finisce in croce, é solidale coi 
peccatori, non condanna nessuno, si fa in quattro per tutti, non riesce a fare gran che neanche lui, poveretto, é insieme a tutti i falliti, sembra lui stesso abbandonato da Dio... Ma che Dio é questo? Appunto! È un altro Dio!
È Dio, é il Dio debole, perché?
Il primo dio non é altro che la proiezione del nostro egoismo. 
L'egoista é potente, é forte, fa tutto quel che vuole. E questo é satana, Perché Dio é amore. 
L'amore invece é debole, si identifica con l'altro, si fa carico di tutto il negativo dell'altro. E il Vangelo ci presenta quest'altro Dio, che é Dio. Non so se é chiaro. E v'accorgerete che il Vangelo é una smentita continua alla nostra immagine di Dio. Che rappresenta la vera conversione: cambiare idea di Dio. 
La conversione é proprio cambiare direzione".

Per seguire il suo ragionamento ho dovuto leggerla più volte prima di familiarizzare con questo suo modo di parlare.

Il nostro Dio, quello che impariamo a conoscere fin da bambini, è il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Gesù. Nelle loro vite conosciamo il volto del Signore. Scavando nelle loro storie, la gloria del Signore si rende sempre più visibile 

In Gesù tutto diventa nuovo. In lui ogni nostra visione di Dio si sbriciola per lasciare il desiderio di una conoscenza più intima del Signore.

Il Vangelo lotta contro i nostri idoli, contro il dio fatto dei nostri desideri e delle nostre proiezioni. 

Gesù nella sua Pasqua ci mostra il Dio fatto carne, scandalo per ogni idea filosofica e astratta di Dio.

È una fatica necessaria il confronto, e scegliere di abbandonare gli idoli e, arrendersi al Dio vero, è conversione, sicuramente liberante perché ci apre alla novità di quello che Gesù chiama il "Regno di Dio" presente in noi e in mezzo a noi. 

Commenti

  1. Dio è amore ,l’amore è debole,cambiare idea su Dio convertirsi è faticoso,mi fa male estromettere un Dio babbo natale,Signore converta il mio cuore a perdere come perdi tu .amami ancora amami sempre

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  2. Signore fammi entrare sempre di più nell'idea vera di chi sei, fammi lasciare le mie farse idee di te e aiutami a famigliarizzare sempre di più con l'idea vera e unica di Te. fa che abbandoni una volta per sempre gli idoli e mi arrenda al Dio vero

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  3. Solo Dio poteva scegliere di non essere egoista, forte, potente. Solo lui poteva rendere la debolezza una vera fortezza e il servizio trasformarlo in gioia!

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  4. Identificarsi con UNO forte potente maestoso
    è quello propinato dalla cultura del successo.
    Io ho perso tempo in questo.
    Mi sto convertendo!?

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  5. Signore, ogni giorno devo convertirmi a Te, al "Dio di Gesù", con tutte le difficoltà che la mente ed il cuore hanno. Ma la Parola mi annuncia in ogni momento, che la Tua forza è nella debolezza della Croce che mi salva. La gioia che provo nell'abbraccio di un perdono, perché perdonata, il bene donato perché amata per prima, mi fa arrendere e il mio cuore ogni giorno si converte al tuo modo assurdo di amare

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  6. Sono daccordo con il pensiero di S.Fausti sulla conversazione bisogna cambiare direzione e di conseguenza cambiare idea di Dio. Signore aiutami a familiarizzare con questa idea in modo da tenermi lontano da non crearmi idoli.

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