Invocazione fiduciosa
Dal mistico indiano Paramahansa Yogananda accogliamo una intensa esortazione alla preghiera perseverante:
"Che Lui vi risponda o no,
continuate a invocarlo,
a invocarlo senza posa sotto le volte dell'assidua preghiera.
Che Lui venga o no,
confidate che sempre più
si avvicina a voi,
ad ogni amorevole cenno
del cuore.
Che vi parli o no,
non stancatevi d'implorarlo.
Se pure non vi darà la risposta
che vi aspettate,
non dubitate che in qualche modo, velatamente,
si rivolgerà a voi.
Nel buio delle vostre più profonde preghiere sappiate che gioca a nascondino con voi.
E in mezzo alla danza della vita, della malattia e della morte,
se continuerete a invocarlo,
senza lasciarvi sfiduciare
dal suo apparente silenzio,
otterrete la sua risposta".
La preghiera è un'arte che richiede assiduità, perseveranza, generosità.
Considerare la preghiera come un fatto istantaneo è segno di superficialità.
Le cose più preziose della vita richiedono la necessità di mettere da parte l'idea che il tempo è denaro a favore della convinzione che il tempo è amore.
Calma e quiete aprono la strada ad un'esperienza di preghiera profonda.
Stare "sotto le volte dell'assidua preghiera" significa entrare nel tempio spirituale più adatto per vivere la preghiera.
È un esercizio necessario concedersi del tempo per lasciare esprimere
"ogni amorevole cenno
del cuore".
Coltivare la fiducia per "non dubitate che in qualche modo, velatamente,
si rivolgerà a voi" è già tempo di preghiera che si effonde nel tempo prima e dopo il tempo stesso dedicato alla preghiera.
"Sappiate che gioca a nascondino con voi", ci ricorda una preziosa sapienza che valorizza anche il nascondersi di Dio, la fatica di sentirlo presente.
Nel "mezzo alla danza della vita, della malattia e della morte", in tutta intera la nostra esperienza di vita, la preghiera non va mai abbandonata come inopportuna al momento che si vive, o non necessaria alle circostanze, rinviandola a "tempi migliori".
"Che Lui vi risponda o no,
continuate a invocarlo,
a invocarlo senza posa sotto le volte dell'assidua preghiera".
Così inizia e così continua
l'artista dello Spirito,
disponibile "ad ogni amorevole cenno del cuore" rivolto al Dio vivente.
"Nel buio delle vostre più
RispondiEliminaprofonde preghiere
sappiate che gioca
a nascondino con voi. "
... Che io impari
a giocare e a danzare
con te, mio Dio
Signore insegnarmi a non stancarmi mai di implorarti e di dubitare di te ,dammi il dono della perseveranza, dell' assiduità e della generosità.
RispondiElimina"Che Lui vi risponda o no,
RispondiEliminacontinuate a invocarlo".
Per tuo dono, per tua grazia, la preghiera non si ferma anche quando le parole finiscono.
Mai abbandonare la preghiera.
RispondiEliminaE come si fa, senza?!
Aiutami sempre a desiderarlo.
Amen
Pregare Pregare pregare
EliminaLa preghiera non deve essere mai abbandonata
RispondiEliminaSi prega con perseveranza senza stancarsi mai
Soprattutto nel momento del bisogno
Quando tutto è buio e non c'è via d'uscita
Lui è lì che ti aspetta
È lì e ti tende la mano
Ha compassione
Ha tanto amore
Ma dal forte dolore si fa fatica sentirlo.
Lui viene
È nel tuo cuore
Nei tuoi pensieri
Nella tua vita
Bisogna pregare sempre e
Non stancarsi mai...pregare . ..pregare.
"Che Lui vi risponda o no,
RispondiEliminacontinuate a invocarlo,
a invocarlo senza posa sotto le volte dell'assidua preghiera.
Che Lui venga o no,
confidate che sempre più
si avvicina a voi,
ad ogni amorevole cenno
del cuore. "
con S. Paolo dico, si, perché
non ho ricevuto uno spirito da schiavi,
ma ho ricevuto uno spirito da Figlio adottivo,
per mezzo del quale grido: " Abbà! papa!"
fammi sprofondare nella Presenza, o Spirito conducimi e dentro questo spazio di solitudine e silenzio. nella Visione senza vedente li voglio andare, li voglio stare, li voglio vivere
RispondiEliminaIo non parlerò;
non ti chiederò nulla.
Mi renderò conto che tu conosci le pene del mio cuore
mentre rimango in attesa di te.
Tu sai che io prego;
sai che amo te solo.
Ma, che tu venga o no, r
ad aspettarti,
fosse pure per l'eternità."