Abbracciare l'incompiutezza


"Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto; 
non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me". 
Così ci fa pregare il Salmo 131.

Rifuggire l'autoesaltazione, le manie di grandezza, il rendere ogni cosa spettacolo, è possibile ai nostri giorni? La tentazione è sempre in agguato. 

Una preghiera di José Tolentino Mendonça ci apra alla fiducia; 
un modo diverso di vivere le cose è possibile.

Leggiamola insieme:

"Insegnaci, Signore, a non ringraziare soltanto per le grandi gioie, ma anche per quelle che sembrerebbero minuscole – quelle che non hanno lasciato in noi una vera traccia, ma che ci hanno illuminato con il loro passaggio trasparente e senza pretese; quelle visite della tua gioia che abbiamo sfiorato in uno sguardo anonimo che ci guarda con bontà, o in una parola abitata dalla gentilezza. 
Insegnaci a vivere con entusiasmo le possibilità aperte dai grandi incontri, senza però sminuire la benedizione che ci viene da te in tutti quegli altri incontri che viviamo senza particolari preparativi o aspettative. Insegnaci a desiderare la completezza e ad abbracciare senza risentimenti l'incompiutezza; ad approssimarci all'acqua che ci disseta, grati per la sete che incessantemente ci permette di ricominciare l'arte della ricerca.
Insegnaci, Signore, il significato dei grandi viaggi, e ad elogiare anche la bellezza dei piccoli passi; a mantenere l'importanza che attribuiamo alle grandi opere e, allo stesso tempo, a considerare decisiva la speranza che sta in gioco nelle piccole azioni inosservate a tutti, ma non a te. 
Insegnaci a valorizzare il tutto senza dimenticare il frammento; a far festa a ciò che giunge fino a noi intero, e a saper assaporare allo stesso modo, con la medesima gratitudine, quello che ci arriva suddiviso in porzioni mal preparate o disperso in umili briciole". 

Grandi gioie, piccole gioie.
Grandi eventi, piccoli eventi.
Il nostro cuore ha desiderio di bene, di verità, di pienezza.
Nel piccolo spesso si nasconde un tesoro prezioso, trascurato per la sua piccolezza. 

Ci occorre una nuova sapienza, un nuovo modo di assaporare le cose 
e i momenti. 

Ogni momento, ogni incontro, porta con sé una benedizione, un dono di vita alla nostra esistenza.

"Abbracciare senza risentimenti l'incompiutezza": ecco come potrebbe iniziare una rivoluzione 
nel nostro cuore.

Il tutto subito, la ricerca della perfezione, l'ansia perché tutto sia compiuto presto, veramente portano più doni alla nostra vita? 

Commenti

  1. Rifuggire l'autoesaltazione, le manie di grandezza, il rendere ogni cosa spettacolo, è possibile ai nostri giorni?
    Si
    Pregando continuamente
    Inebriandosi di Te o mio Trascinatore in cose che contano
    Liberami sempre ed ancora da ciò che mi impedisce d'impregnarmi di TE!
    Amen

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  2. Solo in te voglio esaltarmi Signore

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  3. Insegnaci Signore ad abbracciare senza risentimento l' incompiutezza...

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  4. Tutto è compiuto nella bellezza e nella grandezza della quotidianità ! Grazie mi Dio

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  5. Solo l'amore che viene da Te è capace di fare grandi cose nel piccolo quotidiano della mia vita.

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  6. Abbracciare senza risentimenti l'incompiutezza": ecco come potrebbe iniziare una rivoluzione
    nel nostro cuore.

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  7. "Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto;
    non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me".
    Che questa sia la mia preghiera.

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