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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

O Dio, Tu sei l'unico

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Il 19 agosto 1985 Giovanni Paolo II, incontra i giovani musulmani nello stadio di Casablanca. Di lui si scrisse all'epoca: «Nonostante i conflitti e le persecuzioni che nel mondo vedono i cristiani vittime dei musulmani, Giovanni Paolo II non sembra nutrire alcuna paura del´islam. Per Karol Wojtyla il dialogo religioso è necessario per costruire il bene comune dell'umanità.  Esso poggia sulla consapevolezza che vi sono valori comuni a ogni cultura, in quanto radicati nella natura della persona. Il papa ha più volte dichiarato che egli si rivolge "all'autentico islam religioso, l´islam che prega, l´islam che sa farsi solidale con chi ha bisogno"». (Renzo Guolo) Quel giorno a Casablanca il papa ha pregato con parole che l'islam può condividere aprendo la strada alla preghiera comune. Sono parole di fede,  di speranza, d'amore.  Parole necessarie oggi. Facciamo nostra questa preghiera. "O Dio, tu sei nostro Creatore. Tu sei buono e la tua mis

Ti possederò, diminuendo in te

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Il tempo passa. Ne siamo consapevoli. Lo vediamo intorno a noi. Lo vediamo in modo evidente  nel nostro corpo. Il tempo non passa invano. Abbiamo una meta. C'è un approdo. Il tempo non solo ha fine. Ha un fine. La nostra esistenza ha un fine. L' intera creazione ha un fine. Guidati dalla preghiera di Pierre Teilhard de Chardin, gesuita e scienziato, vissuto nella prima metà del XX secolo, lasciamo entrare il nostro cuore nelle maglie più profonde del nostro essere, per sentire, intuire, il fine di tutto ciò che nasce e cresce.  "Mio Dio, ora che ho scoperto  la gioia di utilizzare ogni crescita  per farti crescere in me,  concedimi di accedere  con tranquillità a questa ultima fase  di comunione nel corso della quale ti possederò, diminuendo in te.  Dopo aver percepito te come Colui che è “più di me stesso”, fa’ che quando arriva la mia ora, ti riconosca sotto le specie di ciascuna forza, straniera o nemica, che sembra incline a volere distruggermi o soppiantar

L'amore scaccia la paura

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Il 12 gennaio è passato all'altra sponda dell'Essere (lui direbbe così) don Arrigo Chieregatti. Era psicologo, monaco, pedagogista, attivista, professore universitario (ha insegnato all’università di Phnom Penh, a Bologna e Bergamo), era pranoterapeuta, cooperante, eremita. Un compagno di strada. Uomo di fede e di profonda preghiera. Uomo di grande ospitalità e sempre disponibile a contagiare il suo sapere e la sua esperienza. Condivido una sua riflessione di grande attualità e di profonda sensibilità spirituale. «Tutta l'esperienza religiosa dell'umanità dimostra una sensibilità particolare verso lo straniero. Jahvè nella bibbia: "Quando un forestiero dimorerà nel vostro paese, non gli farete torto; lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l'amerai come te stesso. Io sono il Signore vostro Dio" (Lv 19,33-34).  Gesù nel vangelo: "Ero forestiero, e mi avete ospitato... Ero forestiero e non mi avete ospitato" (Mt 25,33. 43). La d

Una voce per due

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Senza i Salmi mi mancherebbero le parole d'amore che il Signore dice a me mentre io le dico a lui. È proprio questa la magia dei Salmi. Il Signore mi parla proprio mentre io gli parlo.  Ascolto, medito, prego un Salmo, che è Parola di Dio e lui mi parla con la mia stessa voce.  "Tu sei mio figlio oggi ti ho generato", dice a me il Signore mentre io dico a lui la stessa cosa; ripete a me questo nel Verbo fatto carne nato da una donna.  Prego facendo la cosa fondamentale per la mia fede: ascolto la Parola. La fede infatti nasce dall'ascolto. Ascoltare la Parola mi dà vita. La preghiera dei Salmi è umano-divina. La voce è una, ma a parlare  e ascoltare siamo in due.  È la mensa nuziale della Parola.  Il Libro dei Salmi è un unico libro fatto di 150 capitoli. Come ogni libro va letto dall'inizio alla fine. Così questa raccolta di preghiere rivela il suo segreto.  Siamo abituati pur troppo ad una lettura frammentaria, con alcuni Salmi totalmente esclusi, Sa