L'amore scaccia la paura








Il 12 gennaio è passato all'altra sponda dell'Essere (lui direbbe così) don Arrigo Chieregatti.

Era psicologo, monaco, pedagogista, attivista, professore universitario (ha insegnato all’università di Phnom Penh, a Bologna e Bergamo), era pranoterapeuta, cooperante, eremita. Un compagno di strada.

Uomo di fede e di profonda preghiera.

Uomo di grande ospitalità e sempre disponibile a contagiare il suo sapere e la sua esperienza.


Condivido una sua riflessione di grande attualità e di profonda sensibilità spirituale.


«Tutta l'esperienza religiosa dell'umanità dimostra una sensibilità particolare verso lo straniero.

Jahvè nella bibbia: "Quando un forestiero dimorerà nel vostro paese, non gli farete torto; lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l'amerai come te stesso. Io sono il Signore vostro Dio" (Lv 19,33-34). 

Gesù nel vangelo: "Ero forestiero, e mi avete ospitato... Ero forestiero e non mi avete ospitato" (Mt 25,33. 43).

La dottrina di Buddha: "Camminando nella foresta vidi un'ombra ed ebbi paura. Pensavo a una bestia feroce. L'ombra si avvicinò e mi accorsi che era un uomo. Quando fui vicino mi accorsi che era mio fratello". 

Allah nel corano: "O uomini, abbiamo fatto di voi popoli vari e tribù differenti, pur nati da un unico maschio e da un'unica femmina, perché facciate reciproca conoscenza" (Sura 49,13).

Certamente lo straniero che entra nella nostra terra e si "intromette" nei nostri codici di comportamento, mette a dura prova la consistenza sociale, culturale e religiosa in cui noi viviamo. Una preziosa indicazione di questi testi sacri è riconoscerci: cioè, conoscere lo straniero e lasciarci conoscere. Non siamo fatti per ignorarci, ma per incontrarci.

L'accettazione dell'altro non è un atto di tolleranza, ma di accoglienza.

Il primo sentimento o almeno il più determinante nell'incontro con lo straniero è la paura: la mia paura e la sua. Due paure a confronto.

La paura non si supera con il coraggio, né con la forza d'animo, ma con l'amore: "L'amore caccia via la paura" (1 Gv 4,18). 

Due paure a confronto si superano quando almeno una si trasforma in amore. Perché l'altro, il diverso, il lontano, il nemico non faccia paura, è necessario amarlo (cfr. Mt 5,43-47).

Per fare questo è necessario accettare di entrare nella confusione che la presenza di Dio sta provocando attraverso la presenza degli stranieri, come ogni presenza "estranea" ha sempre provocato. Dio, infatti, vuole la celebrazione dell'unità, ma nella convocazione delle diversità di tutti i popoli.

Sarebbe meraviglioso se la lettura dei testi sacri potesse essere una preparazione ad apprendere come vivere e sopravvivere nei nostri momenti di crisi».









Commenti

  1. Il 12 gennaio è passato all'altra sponda dell'Essere (lui direbbe così) don Arrigo Chieregatti.
    Si Arrigo un grande nell accogliere qualsiasi altro. Sconvolta ero le prime volte un accoglienza senza limiti, un accoglienza a chiunque.in una liberta e naturalezza infinita.a casa sua mi sono sempre sentita a casa mia respirando un atmosfera piena e ricca di spiritualita, tolleranza accoglienza di ogni persona che li sostava. Da te Arrigo mi sono rifugiata nei momenti di fatica, di crisi trovando l atmosfera che mi è piu congeniale.grazie Arrigo

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  2. La paura non si supera con il coraggio, né con la forza d'animo, ma con l'amore: "L'amore caccia via la paura" (1 Gv 4,18).
    Bella
    Io non sono un esegeta,un cultore di testi sacri-----
    Ma un sempliciotto del bello,del buono e godo quando vivo SOLO di questi sentimenti
    Nella mia pochezza ho constatato che chi viene da me,viene per cose effimere,di poco conto,si avvelena la giornata per cose futili.....
    A questo devo prestare attenzione,a chi non sa nulla,NON AVVERTE il seme di DIO presente in ognuno di noi,e che se ascoltato ti risolve ogni intoppo nel modo più naturale.
    Senza la dannosa ansia da paura.
    Grazie,papà

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  3. "L'Amore Scaccia la paura".

    Tutta l'esperienza religiosa dell'umanità dimostra
    una sensibilità particolare verso lo straniero.
    Jahve' nella Bibbia:"Quando un forestiero dimorera ' nel vostro
    Paese, non gli farete torto, lo tratterete come colui che è nato fra voi, Tu l' amerai come te stesso. Io sono il Signore vostro Dio" (Lv19, 33-34).

    Gesù nel Vangelo: "Ero forestiero, e mi ospitato..
    Ero forestiero e non mi avete ospitato" (Mt 25, 33. 43).

    La dottrina di Buddha : "Camminando nella foresta vidi un'ombra ed ebbi paura. Pensavo a una bestia feroce. L'ombra si avvicinò e mi accorsi che era un uomo. Quando fui vicino mi accorsi che era mio fratello".

    La paura non si supera con il coraggio, né con la forza d'animo, ma con l'amore : l'amore caccia via la paura "(1 Gv, 18).

    Mio Signore e mio Dio Rivestimi di Grazia ogni giorno.. Affinché io posso Accogliere ed Amare
    Ogni mio fratello che incontro.. Diverso.. O Straniero.. Amen Alleluia.. Grazie Signore..
    🙏😇♥️💐💐💕🎶

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