Sono qui

Vivere senza vivere è un paradosso scandaloso che sembra diffondersi sempre più. 

Tutto è già visto per alcuni, tutto è già successo, nessuna aspettativa di novità.

Mi rattrista ogni volta imbattermi in una tale modo di guardare la vita. 

Gustare il qui e ora di ogni istante è una vera grazia che la vita ci offre continuamente. 

Gli appunti di Anselm Grün, monaco benedettino e psicoterapeuta, su questo tema ci offrono una pista di riflessione da cui può nascere gratitudine e nuovo desiderio. 

"«Vi sono alcuni che vivono con una routine tanto sorprendente, che riesce difficile credere che vivano per la prima volta». 

L'autore polacco Stanislaw Jerzy Lec, uno dei critici più acuti del nostro tempo, con questa frase ha riassunto un concetto in modo pregnante: Lec non si riferisce qui alla reincarnazione, bensì all'impressione che queste persone suscitano in lui nella vita quotidiana.

 Niente per loro possiede il mistero, il fascino dell'unicità: sono giovani, sono nel fiore degli anni, maturano e invecchiano. E sempre vivono come se avessero già vissuto mille volte. 

Non hanno il senso del nuovo che ogni giorno porta con sé, per l'unicità che ogni tappa dell'esistenza nasconde in sé. Fanno come se sapessero già tutto, ma in realtà non sanno niente. 

Il verbo tedesco wissen, 'sapere', viene da vidi (ho visto). Ebbene, queste persone non vedono niente. Vivono vegetando ciecamente. La loro vita si svolge come in un teatro di burattini. 

Anziché vivere, sono vissuti: vengono manovrati dall'esterno e compiono sempre gli stessi movimenti senza fantasia. Non hanno sogni che insufflino vita alla loro esistenza.

Eppure si tratterebbe proprio di questo: diventare consapevoli della nostra unicità. 

Spezzare la routine sempre uguale e avvertire il senso dell'unicità della vita. 

Percepire che cosa significa: «Respiro, dunque sono». Sono qui. Assaporo il gusto della vita, ogni giorno di nuovo. Nessun giorno è uguale a un altro.

Ognuno di noi è unico e speciale. 

Dio si è formato di ognuno un'immagine che diventa realtà solo in quella persona. Nella vita il nostro compito è far diventare visibile in noi questa immagine autentica".