Siamo lode


Sembra che lodare sia fare i complimenti.

In realtà il senso più profondo della lode è il raccontare le meraviglie che qualcuno compie. 

Lodare è fare memoria del bene, della luce, della gioia ricevuta.

Lodare Dio è quindi memoria grata del suo dono vitale.

La lode divina come stile di preghiera, fa crescere, porta luce al nostro cuore, rende i nostri occhi più capaci di veder il bello e il bene.

Senza la preghiera di lode cosa diventerebbe la nostra preghiera?

Chiara Amata Tognali, monaca di clausura, ci aiuta a considerare la preghiera di lode nella sua giusta luce.

"La preghiera di ringraziamento e di lode tocca intimamente, perché la lode di Dio è la vera vocazione di noi tutti esseri umani, creati per amore e attesi dall’amore, fatti per cantare e danzare.
Perché allora, dobbiamo ammetterlo, la preghiera di lode non è la preghiera più facile e spontanea per noi? Di solito ci viene più spontaneo pregare per chiedere qualcosa o lamentarci. La nostra preghiera si sofferma spesso sulle vicende umane, con tutte le loro fatiche e miserie, attese e speranze, e qui rimane incastrata. Così fanno anche alcuni salmi: si insediano nel lamento e non danno l’impressione di volerne uscire, quindi possiamo farlo anche noi. Lamentarci davanti a Dio è pregare a tutti gli effetti.
Qualche volta ringraziamo il Signore nella preghiera, perché sentiamo che ci ha aiutato in un momento difficile o lo ringraziamo per un momento bello che abbiamo vissuto. Il ringraziare non è mai scontato, è sempre segno di una finezza dell’anima. Anche questo atteggiamento di preghiera lo troviamo spesso nella Bibbia e avrà il suo culmine (e molto di più) nell’atto di Gesù che rende grazie nell’ultima cena.
Però, se siamo fatti per cantare e danzare, ci piacerebbe essere più costanti in questo. Possiamo noi, comuni mortali che incespicano ad ogni passo, coltivare una preghiera di lode? Custodire musica e danza nel cuore della vita quotidiana? L’esperienza di tante persone insegna che pregare lodando e ringraziando fa terribilmente bene proprio a noi, comuni mortali incespicanti. Cantando «Alleluia, lodate Dio» assaggiamo, come dicevo sopra, il nostro futuro, il paradiso della cui stoffa siamo fatti. Musica e danza per Dio, davanti a Dio, in lode a Dio! Suggerisco di provare: lodare Dio per la bellezza del creato, per il vangelo che ci ha donato; «lodatelo con l’arpa e la cetra. Lodatelo con tamburelli e danze»: fate il primo passo, a lodare si impara lodando, come a vivere si impara vivendo. “Ma io ho tante ferite dolorose”, dirà qualcuno. Giusto, c’è un tempo per curare le ferite e un tempo per danzare. “Io ho troppi problemi da affrontare, non posso cantare”. Giusto, c’è un tempo per affrontare i problemi e un tempo per lasciarli da parte. E così via: c’è «un tempo per piangere e un tempo per ridere / un tempo per fare lutto e un tempo per danzare» (Qo 3,4). Ogni tempo entra nella preghiera e va rispettato. Ma il ritmo di sottofondo dei nostri passi sulla terra rimane un ritmo di lode. Perché siamo amati. Perché anche nelle ore più buie «un canto nella notte mi ritorna nel cuore» (Sal 77,7) per ricondurmi dolcemente alla speranza: «ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio» (Sal 42,12)".

Commenti

  1. La lode a Dio è come aprire le finestre della propria anima per far entrare luce nel buio, speranza nell'angoscia, gioia vera nella contentezza.

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  2. Lodare Dio perché siamo amati, perché Lui ci ha voluto per amore, per amare ed essere amati... per gioire e godere dei doni del creato...questa è la strada giusta... questa è la via, la verità, la vita

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  3. Perché siamo amati. Perché anche nelle ore più buie «un canto nella notte mi ritorna nel cuore» (Sal 77,7) per ricondurmi dolcemente alla speranza: «ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio» (Sal 42,12)".
    Elisa

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  4. La mia struttura è portata a ringraziare DOPO aver ricevuto qualcosa.
    Struttura di peccato!
    Struttura di DNA!
    Struttura epocale,occidentale!
    Donami costanza nella memoria, dei giorni in cui ho VOLATO ,grazie a Te.
    E ti lodavo solo nel vedere,si letteralmente vedere.
    Non è scontato che io veda!
    Lode a TE,mio farò.

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