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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Tu sei bellezza

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Nella preghiera di s. Francesco, riportata il 23 luglio, per due volte è ripetuta l'espressione "Tu sei bellezza". È la più alta bellezza, di cui ogni altra è riflesso. La bellezza appaga, la bellezza affascina,  la bellezza apre gli occhi  e il cuore  alla sua stessa  contemplazione. Evocare la bellezza suscita tante vibrazioni nel nostro intimo. È desiderata, ricercata, ma fragile, non sempre percepibile nelle nostre vite affaticare e circondate da strutture e situazioni che ben poco lasciano al bello. Ma nessuno si rassegna a vivere senza qualcosa di bello nella propria vita. "La bellezza è una forma superiore di conoscenza poiché colpisce l’uomo con tutta la grandezza della verità… La vera conoscenza è essere colpiti dal dardo della bellezza che ferisce l’uomo … L’essere colpiti e conquistati attraverso la bellezza di Cristo è conoscenza più reale e più profonda della mera deduzione razionale" (J. Ratzinger). Una giusta annotazione che ci fa

Cos'è pregare?

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Per me è difficile spiegare cos'è pregare.  Come è difficile spiegare cos'è vivere o cos'è amare. In fondo pregare è   un modo di vivere ed è un modo di amare . In questa litania ho raccolto i semi per una risposta.  Pregare è tornare a casa  Pregare è  attingere fecondità Pregare è rinascere dall'alto  Pregare è orientarsi  Pregare è esperienza di fede  Pregare è esperienza di ascolto Pregare è esperienza di memoria  Pregare è esperienza di unificazione  Pregare è esperienza di pacificazione  Pregare è esperienza di riconciliazione   Pregare è esperienza di consolazione  Pregare è esperienza di riposo  Pregare è esperienza di concentrazione  Pregare è esperienza di  Spirito  Pregare è esperienza messianica  Pregare è esperienza di sé  Pregare è esperienza di abbandono  Pregare è esperienza pasquale  Pregare è esperienza eucaristica  Pregare è esperienza di silenzio Pregare è pregustare il futuro  Pregare è abitare il

Un altro passo

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"Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore"   (Salmo 84,6). Nei giorni del mio pellegrinare, ho trovato il necessario rifugio nel mistero accogliente del Padre, e con il coraggio che mi veniva da questo conforto, ho continuato a scrutare nel mio cuore i t racciati delle sue vie . E in questo andare dal suo cuore al mio, alcune parole hanno fatto luce e dato forza al mio andare. Sono parole che mi vengono dal Vangelo e parole che mi si offrono da altre tradizioni, frutto della ricerca incessante del volto dell'Amato. Ogni camminatore solitario, ad certo punto, sente il bisogno di condividere con altri, sulla stessa via, ciò che l'ha accompagnato e nutrito. Queste righe vogliono essere un tentativo di condivisione, semplice, scarno, essenziale. Certe parole vanno lette e rilette nella quiete, perché mostrino tutta la loro forza. Parole semplici, che sono ricche però di vita e di Spirito. Diventano così il pane del pellegr