Perdere



C'è un detto di Gesù che fa pensare:
"Sforzatevi di entrare per la porta stretta" (Luca 13,24). L'immagine è semplice. 
Da una porta stretta si passa a fatica, non certamente con tanti bagagli o carichi di pacchi. Se voglio passare devo deporre tutto ciò che ingombra e passare più "nudo" possibile
Ed è così la vita. 
Per camminare e andare avanti bisogna abbandonare tante cose che sembrano indispensabili ma che non ci fanno passare.

Per strada si perdono tante cose

E non è un male, se l'obiettivo è passare per la porta stretta e andare avanti. 
Basta pensare ad un rapporto di amicizia, 
ai legami familiari, 
alle scelte fondamentali che mi danno più vita.

La parola di una poetessa contemporanea mi ha accompagnato in questa meditazione.

"C’è stato un momento
in cui mi sono persa.
Ho perso tutto quello che avevo
attaccato alla schiena,
i vecchi paradigmi,
forme,
maschere,
vergogna,
senso di colpa,
costumi
e le regole.
Ho perso ore e orologio,
calendario e aspettative,
le speranze e le certezze.
Ho perso tutto ciò che era,
tutte le inutili attese,
tutto quello che avevo cercato
e tutto quello per cui avevo camminato
e tutto ciò che è avevo lasciato sul ciglio della strada.
E così, nel perdere tutto,
ho anche perso la paura,
la paura di infrangere le regole
e le autocritiche feroci,
la paura della morte
e la paura della vita,
la paura di perdersi,
e la paura di perdere
E completamente nuda,
priva della vecchia pelle,
ho trovato un cuore
che vibra dentro ogni poro del mio essere,
un profondo tamburo
fatto di argilla, stelle e radici
il suo eco dentro di me
è la voce della Vecchia Donna,
fu allora che ricordai
battito dopo battito,
che ero viva,
eternamente viva,
che ero libera,
coraggiosamente libera".
(Ada Luz Márquez – Hermana Águila)

Perdere non sempre è una disgrazia.
La vita ci alleggerisce di tante cose 
e ne guadagnamo in libertà
La nostra insicurezza e paura del futuro 
ci porta ad accumulare e attaccarci alle cose. 

La vita è più saggia, semplifica e alleggerisce.

Una parola del saggio Giobbe ci mostri la verità di questa esperienza: 
"Nudo uscii dal grembo di mia madre,
e nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!" (Giobbe 1,21).



Commenti

  1. Mi risuonano le parole di San Paolo, che reputa spazzatura tutto ciò che è legato all'uomo vecchio, e come spazzatura va buttano senza rimpianti, ma anzi gioiosi di esserci liberati da catene di morte. Come ci annuncia la liturgia di oggi, percorriamo la via Santa, se siamo più leggeri,non solo cammineremo più spediti, ma correremo con la gioia nel cuore, andando incontro al Signore

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  2. Non avevo mai pensato che per entrare nella porta stretta bisogna essere quanto più piccoli è possibile e di conseguenza abbandonare.......perdere qualcosa
    All idea di perdersi.... di perdere parte di te .....mi fa sentire un intenso dolore
    Ma se questo serve per sentirmi viva per vivere la resurrezione .....allora .......speriamo che si realizzi presto e che questa nuova rinascita sia velice

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  3. Perdere e ancora perdere... Sempre perdere ....e allora forse avremo la misura della porta stretta

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  4. Ritornare all'essenziale. Il tempo è propizio. La Parola è lo specchio. C'è una nudità che spinge a nascondersi ed una che ci riporta alla bellezza originaria. Amo questa nudità. Bisogna lasciarsi mettere a nudo. La Parola rivela la misura e la natura della nostra spoliazione. Più hai più puoi. Io ritengo più perdo più sono. Certi nostri "vestiti" sono cuciti così bene addosso da essere diventati la nostra seconda pelle. La porta stretta è li. Quanto sono disposto a perdere?

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    1. Più perdo più sono!

      Bella questa sintesi così parlante che dice il senso profondo della perdita e della rinuncia.

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  5. " . .Se non ritornerete come bambini.. "
    È un cammino a ritroso, un ritornare alle origini, all'essere e perdere,lasciare , cammin facendo, tutto ciò che mi impedisce di andare avanti e che diventa un peso.
    È un rivedere la mia vita,
    è un riappropriarmi della mia identità :
    chi sono e di chi sono

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  6. Tutto ciò che mi trattiene
    non mi fa volare 🦋

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  7. Quello che il bruco
    chiama fine del mondo,
    il resto del mondo
    chiama farfalla.
    Lao Tse

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  8. Cosa è davvero perdere? La perdita che percorre le righe di questo testo è una via, paradossalmente, di vittoria...si perde tutto quello che rende pesanti, bloccati, irrogiditi, intimoriti, condizionati... In realtà non so perde davvero nulla, perché quello che si ritrova, "perdendosi", è come ricevere quello che davvero, via via, è parte più autentica della nostra eredità. Grazie ancora!

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  9. È una lotta anche questa.
    Per spogliarmi di cose ingombranti e soffocanti perché io viva, devo entrare in una lotta....
    Ci sono dei giorni dove sento forte la fatica e il carico come di uno zaino pesantissimo sulla schiena, che l'unico desiderio è quello di lanciarlo giù in un profondo precipizio. Se rifletto, mi accorgo che la pesantezza può essere molto alleggerita da un accurato discernimento.
    Se per gustare la vita nella sua totale essenzialità senza avere il peso di zavorre inutili o respirare senza soffocare é necessario perdere o tagliare anziché cucire, allora che ben venga. Con fiduciosa speranza, mi aggrappo al Signore sicura del suo aiuto.

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