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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Inter-essere

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Per questo post ho scelto l'immagine della ragnatela perché dice esattamente il contenuto della meditazione di oggi. Il monaco buddista vietnamita Thich Nhat Hanh, con il linguaggio semplice che lo caratterizza, ci introduce in un aspetto della realtà che dice l'unità e l'originalità di tutto ciò che esiste e accade. "All’occhio di un poeta, non sfugge certo che in questo foglio di carta c’è una nuvola. Senza la nuvola, non c’è pioggia; senza pioggia, gli alberi non crescono; e senza alberi, non si può fare la carta. La nuvola è indispensabile all’esistenza della carta. Se non ci fosse la nuvola, non ci sarebbe nemmeno il foglio di carta. Quindi possiamo dire che la nuvola e la carta inter-sono. Il verbo ‘inter-essere’ non è ancora riportato dal dizionario; ma unendo il prefisso ‘inter’ e il verbo ‘essere’ otteniamo una parola nuova: inter-essere". Thich Nhat Hanh si è inventato una parola per dire meglio l'idea che nell'universo tutto è

Laudato si'

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Oggi è un giorno dedicato all'enciclica di papa Francesco "Laudato si" del 24 maggio di cinque anni fa. La fine della lettera contiene due preghiere che meditiamo con calma e fiducia perché il nostro cuore si allarghi ad accogliere le bellezze e le ferite dell'intera creazione. PREGHIERA PER LA NOSTRA TERRA Dio onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno. O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi. Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione. Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese d

Tutto è collegato

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Leggiamo insieme qualche passo della "Laudato sii" (numeri 238-240 ) di papa Francesco, che ci introduce alla visione unitaria di tutta la realtà. Tutto e collegato. Dio, il cosmo e noi forniamo un'unica realtà che il teologo Raimon Panikkar ha chiamato "cosmoteandrica". "La persona umana tanto più cresce, matura e si santifica quanto più entra in relazione, quanto più esce da sé stessa per vivere in comunione con Dio, con gli altri e con tutte le creature. Tutto è collegato, e questo ci invita a maturare una spiritualità della solidarietà globale che sgorga dal mistero della Trinità". La relazione non è semplicemente qualcosa da fare, ma è una dimensione fondamentale del nostro essere. È la nostra natura essere in relazione. Il nostro orizzonte si popola di Dio, della creazione e degli altri: questo vuol dire vivere. Nessuno che vive solo per sé stesso vive veramente.  "Le creature tendono verso Dio, e a sua volta è proprio di ogni e

Monaco nel cuore

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Leggiamo insieme alcune riflessioni di Raimon Panikkar sul monachesimo interiore. Tutti sappiamo che cos'è un monaco, ma forse mai abbiamo pensato che la sua vita è un richiamo e un invito ad un monachesimo del cuore, cui tutti siamo chiamati dal profondo di noi stessi. È una pagina ispirata e provocatoria che ci rivela l'essenza della nostra ricerca interiore e ci sveglia alla necessità di una vita più essenziale.  "Per monaco,  monachos,  intendo  LA PERSONA CHE ASPIRA  A RAGGIUNGERE  IL FINE ULTIMO  DELLA SUA VITA  CON TUTTO IL PROPRIO ESSERE, rinunciando  a tutto quello che non é necessario, vale a dire concentrandosi  su questo solo unico scopo.  Proprio questa univocità,  o piuttosto l' esclusività del fine  che scarta tutti i fini subordinati, anche legittimi,  distingue la vita monastica  da qualsiasi altro sforzo spirituale verso la perfezione o la salvezza. Il monaco è come minimo animato dal 1.desiderio d

Sedersi in silenzio

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Condivido un testo di Daniel Odier sulla bellezza di fermarsi a meditare. Seduti, in silenzio e appartati, la nostra mente e il nostro cuore lentamente si acquietano, e sentiamo che dentro si calma il vortice che normalmente ci abita. Scrive Odier: "Meditare è essere totalmente presenti a ciò che accade". "Sedersi in silenzio. Essere il mondo. La seduta silenziosa ci permette di uscire dall’immobilismo che trova espressione nell’azione priva di coscienza. La seduta è il laboratorio della tranquillità. Poco alla volta le concrezioni intime si ammorbidiscono, la respirazione addominale profonda e silenziosa si radica e di tanto in tanto perdiamo l’illusione della separazione. In questo modo reintegriamo il tutto in una dissoluzione momentanea di quella staticità che costituisce la base dell’ego". Staticità, abitudine, non ascolto del nostro profondo, permettono al nostro ego di farla da padrone e ci troviamo continuamente coinvolti in tante cose nost