Tutto è collegato


Leggiamo insieme qualche passo della "Laudato sii" (numeri 238-240) di papa Francesco, che ci introduce alla visione unitaria di tutta la realtà.

Tutto e collegato. Dio, il cosmo e noi forniamo un'unica realtà che il teologo Raimon Panikkar ha chiamato "cosmoteandrica".

"La persona umana tanto più cresce, matura e si santifica quanto più entra in relazione, quanto più esce da sé stessa per vivere in comunione con Dio, con gli altri e con tutte le creature. Tutto è collegato, e questo ci invita a maturare una spiritualità della solidarietà globale che sgorga dal mistero della Trinità".
La relazione non è semplicemente qualcosa da fare, ma è una dimensione fondamentale del nostro essere. È la nostra natura essere in relazione. Il nostro orizzonte si popola di Dio, della creazione e degli altri: questo vuol dire vivere. Nessuno che vive solo per sé stesso vive veramente. 
"Le creature tendono verso Dio, e a sua volta è proprio di ogni essere tendere verso un'altra cosa, in modo tale che in seno all'universo possiamo incontrare innumerevoli relazioni costanti che si intrecciano segretamente".

Tutto tende all'unità e ci scopriamo attratti verso tutto ciò che vive, che è bello, che è luce. È un'attrazione intima e forte; vivere al contrario ci provoca solo ferite.

"Per i cristiani, credere in un Dio unico che è comunione trinitaria porta a pensare che tutta la realtà contiene in sé un' impronta propriamente trinitaria. S. Bonaventura arrivò ad affermare che l' essere umano, prima del peccato, poteva scoprire come ogni creatura" testimonia che Dio è trino" . Il riflesso della Trinità si poteva riconoscere nella natura "quando né quel libro era oscuro per l'uomo, né l'occhio dell'uomo si era intorbidato". Il santo francescano ci insegna che ogni creatura porta in sé una struttura propriamente trinitaria, così reale che potrebbe essere spontaneamente contemplata se lo sguardo dell' essere umano non fosse limitato, oscuro e fragile.
In questo modo ci indica la sfida di provare a leggere la realtà in chiave trinitaria".

Dio è relazione, è una comunità di tre persone. Noi, fatti a sua immagine, siamo desiderosi di comunione vera, al di là delle apparenze e dei nostri limiti. Aprirsi agli altri è vita, chiudersi è morte. È un'esperienza che tutti facciamo.

"Le Persone divine sono relazioni sussistenti, e il mondo, creato secondo il modello divino è una trama di relazioni".

Il mondo vissuto come una trama di relazioni, come una enorme ragnatela, con tanti fili che in remoto ci legano agli altri, alla creazione e a Dio in un modo misterioso e reale, ci fa stupire tutte le volte che ce ne rendiamo conto.  

Proviamo a contemplare così il Dio vivente:
"Il Padre è la fonte ultima di tutto,
fondamento amoroso e comunicativo di quanto esiste.
Il Figlio, che lo riflette, e per mezzo del quale tutto è stato creato, si unì a questa terra quando prese forma nel seno di Maria. Lo Spirito, vincolo infinito d' amore, è intimamente presente nel cuore dell' universo animando e suscitando nuovi cammini. Il mondo è stato creato dalle tre Persone come unico principio divino, ma ognuna di loro realizza questa opera comune secondo la propria identità personale".
E qui papa Francesco cita una parola di Giovanni Paolo II: "quando contempliamo con ammirazione l'universo nella sua grandezza e bellezza, dobbiamo lodare tutta la Trinità".

Comunione, relazione, unità, lode, fanno parte del nostro vocabolario e ci permettono di vivere profondamente la realtà di cui siamo parte. Coltivare la visione cosmoteandrica del mondo ci fa cogliere la sapienza della creazione e del Creatore e ci permette di rallegrarcene.

Commenti

  1. Tutto tende all'unità e ci scopriamo attratti verso tutto ciò che vive, che è bello, che è luce....
    Mi colpisce tanto la comunione di amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo è una relazione salda, duratura e indistruttibile, lo Spirito Santo è l'amico, il compagno che mai si separerà da Gesù. Questo è davvero un grande dono che Dio ci fa. Dio è l'amore che dà la vita piena senza condizioni né limiti, quanta gioia tutto ciò!

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  2. Unione, Bellezza, Relazione,
    sono in antitesi a divisione, tenebra, isolamento.
    Rifletta molto prima di agire.
    Grazie per la LUCE che mi fai!

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  3. In questo tempo d'isolamento abbiamo fatto esperienza di attesa, di ritorno alla vita, quella vera fatta di relazione. Che ben presto giunca il tempo dove "nessuno viva solo per se stesso, ma viva veramente"

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  4. La riflessione teologica è un grande aiuto alla nostra interiorità, che intuisce delle verità ma non le sá esprimere.
    "Tutto e collegato. Dio, il cosmo e noi forniamo un'unica realtà... Tutto tende all'unità... Tutta la realtà contiene in sé un' impronta propriamente trinitaria"!
    Sono verità profonde che danno luce e corpo alla nostra contemplazione personale della vita.

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  5. Tutto è collegato.... Le creature tendono verso Dio, e a sua volta è proprio di ogni essere tendere verso un'altra cosa, in modo tale che in seno all'universo possiamo incontrare innumerevoli relazioni costanti che si intrecciano segretamente".

    Tutto tende all'unità e ci scopriamo attratti verso tutto ciò che vive, che è bello, che è luce. È un'attrazione intima e forte; vivere al contrario ci provoca solo ferite.... Ecco che se ascoltiamo capiamo che il nostro desiderio di unità, di totalità, di prossimità con gli esseri e con tutto ciò che compone il cosmo è solo logico perché tutto è collegato e noi siamo mischiati con il "tutto"

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  6. La Tua presenza abbraccia il Creato e nella sua contemplazione nasce una lode di ringraziamento:
    il cuore si dilata,accoglie,si abbandona e a Tutto si unisce

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