Monaco nel cuore




Leggiamo insieme alcune riflessioni di Raimon Panikkar sul monachesimo interiore. Tutti sappiamo che cos'è un monaco, ma forse mai abbiamo pensato che la sua vita è un richiamo e un invito ad un monachesimo del cuore, cui tutti siamo chiamati dal profondo di noi stessi. È una pagina ispirata e provocatoria che ci rivela l'essenza della nostra ricerca interiore e ci sveglia alla necessità di una vita più essenziale. 



"Per monaco, 
monachos, 
intendo 
LA PERSONA CHE ASPIRA 
A RAGGIUNGERE 
IL FINE ULTIMO 
DELLA SUA VITA 
CON TUTTO IL PROPRIO ESSERE, rinunciando 
a tutto quello che non é necessario, vale a dire concentrandosi 
su questo solo unico scopo. 

Proprio questa univocità, 
o piuttosto l' esclusività del fine 
che scarta tutti i fini subordinati, anche legittimi, 
distingue la vita monastica 
da qualsiasi altro sforzo spirituale verso la perfezione o la salvezza.

Il monaco è come minimo animato dal

1.desiderio di essere liberato, ed è così concentrato solo su questo, che

2. rinuncia ai frutti delle sue azioni, 

3.avendo distinto il reale dall'irreale, e per questo è pronto a

4. intraprendere la prassi necessaria.

Il monaco 
è l' espressione di un archetipo 
che a sua volta 
è UNA DIMENSIONE COSTITUTIVA DELLA VITA UMANA. 

Essere monaco 
è un avventura 
molto personale. 

Il monaco diventa tale 
non mediante un processo 
di riflessione, 
o semplicemente per desiderio, 
ma come risultato di un ESIGENZA, come frutto di una esperienza 
che alla fin fine lo porta a mutare e, 
in ultima analisi, 
a ROMPERE qualcosa nella sua vita per amore di quella cosa 
che abbraccia 
o trascende tutto. 

NON SI DIVENTA MONACI 
PER FARE QUALCOSA 
O OTTENERE QUALCOSA, 
MA PER ESSERE (tutto, se stesso, l' essere supremo, nulla..).

Non si diventa monaco 
perché si desidera. 
Gli verrà ripetuto più di una volta 
di far tacere tutti i desideri.

Il monaco è storicamente è spiritualmente sostituto e successore del martire.  

Ogni uomo possiede 
una "dimensione monastica" .

La ricerca di Dio, 
la tensione verso l'Assoluto, 
la concentrazione sull' essenziale, 
l'eliminazione del superfluo, 
l'attenzione a ciò che è sostanziale, 
il sentiero verticale, 
sono tutti temi centrali 
della vocazione monastica. 

Il monaco è uomo di preghiera. 

Il monaco è Uomo universale. 

È la solitudine monastica 
a poter spezzare il tremendo isolamento 
di cui soffre la nostra epoca. 
Non è forse vero che un'autentica esperienza di Dio 
rompe il nostro isolamento, 
pur rispettando la nostra solitudine? 

Il monaco è pura contemporaneità. Può quindi immergersi senza paura nel presente. 

Il monaco è silenzioso. 
Nel mondo vi è qualcosa che elude la possibilità di essere espresso in parole. 

Il monaco è l' uomo della tranquillità, della quiete. Mette in luce l' essere privo-di-azione, il centro immobile attorno a cui tutto ruota. Sprofonda in una preghiera che è silenziosa perché non sa cosa dire (Rm 8,26).

Il monaco non ha assolutamente nessun supporto. Non dà una spiegazione di ciò che fa, una spiegazione basata sulle Scritture, sui dogmi, sul buon senso. Non deve rendere conto a nessuno. Egli cavalca lo Spirito. Il suo posto è lo spazio aperto. Non deve dare spiegazioni né a sé né agli altri. Chi comprende, comprende!"



Rileggo spesso queste parole di Panikkar per ritornare al centro della mia vita e per non confondermi con le tante voci che vorrebbero mostrarmi strade più adatte, 
per resistere a questo mondo che soffoca il nostro spirito e ci stordisce con le sue fumose promesse. In questo tempo di ritiro forzato riscoprire la propria anima monastica può diventare una vera benedizione per noi e per chi ci sta intorno. 

Commenti

  1. Grazie Signore per quest'altra PERLA.
    Introspezione, ricerca prima di sé stesso, di quello che si porta dentro e poi presi, desiderando L'ASSOLUTO, alzandosi da terra.....

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  2. Essere monaco
    è un avventura
    molto personale. .... Grazie signore perché mi attiri in questa avventura

    RispondiElimina
  3. Il monaco diventa tale
    non mediante un processo
    di riflessione,
    o semplicemente per desiderio,
    ma come risultato di un ESIGENZA, come frutto di una esperienza
    che alla fin fine lo porta a mutare e,
    in ultima analisi,
    a ROMPERE qualcosa nella sua vita per amore di quella cosa
    che abbraccia
    o trascende tutto. Fammi capire cosa Rompere

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