Raccogliere
Il Signore chiamò Mosè,
gli parlò dalla tenda del convegno
e disse: "Parla agli Israeliti".
Sono le prime parole
del terzo libro della Bibbia,
che raccoglie le parole
che Mosè
ha raccolto dal Signore.
Una raccolte di parole
è sempre cosa fragile.
La parola pronunciata si dissolve, scritta ha bisogno di interpretazione.
Senza parole non si campa.
Con le parole si può complicare tutto.
La Parola di colui che
Parla per Sempre
ha bisogno della orecchie
e della bocca di Mosè.
Leggi e decreti,
regole e precetti,
comandi e ordini,
niente va perso di ciò
che esce dalla Bocca Eterna,
e ogni lettera e vocale
è aumento di vita.
Offerta, vittima, sacrificio,
parole che sono un pretesto
per legare insieme
Dio e popolo.
Purezza, trasgressione, castigo,
inizio faticoso di un cammino
alla cui fine rimane solo Amore.
La parola del profeta
rende sonora
la parola senza parole
del Dio Fuoco
divenuto amico nel roveto.
Come fuoco che brucia
davanti all'altare
Mosè parlando rende presente
Colui che nel fuoco
è rappresentato.
Libro faticoso da leggere,
ma Parola di Dio
attraente.
Compresa
come per gli strani disegni
dei bambini
che, anche se semplici schizzi,
attrirano e ispirano tenerezza.
Leggo quelle parole
per sentire Colui
che ha premura del suo popolo
e la mistica fatica
del profeta
che di quelle parole,
ormai per noi desuete,
si nutre.
Nella notte
il Levitico
mi mostra con le sue parole
che un Dio parla
perché un popolo ascolta,
popolo capace di ascoltare
perché la Parola di Fuoco
apre le orecchie, il cuore, la mente,
e così tutto è luce e calore.
Ha premura del suo popolo.
RispondiEliminaGrazie
Mi sento protetto, nonostante gli attacchi patiti
Ognuno di noi è profeta quando rende presente l'amore del Padre e si nutre di esso:
RispondiEliminaSignore rendimi la grazia dell'ascolto;
apri le mie orecchie,il mio cuore,la mia mente alla Tua Parola che genera vita e grazia
Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.
RispondiEliminaIsaia 55, 10-11. Signore manda profeti per parlare, sacerdoti per annunciare. Manda il tuo Spirito perché la parola porti frutti nella mia vita
Ogni volta che la mia mente volge lo sguardo al creato,la Tua Parola risuona :tutto parla di Te Signore;
RispondiEliminala mia storia parla di Te,
diventa presenza che riempie la vita e la illumina
La tua Parola raccolta da Mosè e espresse da Mosè ... Mi fermo sulla parola "raccogliere" e mi porta dentro a un significato mai pensato. È una parola che dice: movimento,attività,produzione,qualcuno che ha seminato e qualcuno che ha raccolto .. unità di intenti , un azione avviata da qualcuno che chiede ad azione vissuta da un altro. E ancora frutto, vita, relazione.... e tutto questo lo penso nel riflettere sul:" parla agli israeliti" Parole espresse e parole ascoltate e parole dette. Signore ti incontro nella Parola, mi inviti a diventare Parola, mi invii a esprimere la Parola. Ti affidi a me povera fragile creatura che può pasticciare anche la Parola
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