Il mio ritmo

"Prima di tutto, devi ascoltare il tuo ritmo e cercare di vivere in accordo con esso.  

Sii attento a ciò che emerge dal profondo.  

Spesso le nostre azioni sono solo imitazioni, realizzazione di un dovere o un riflesso di ciò in cui crediamo un dover essere.  

Ma l'unica certezza che possiamo avere sulla nostra vita e sulle nostre azioni non può che scaturire dalla profondità del nostro essere".

Queste parole di Etty Hillesum mostrano alcuni nodi vitali della nostra esperienza. 

Nella fatica di vivere, ognuno di noi cerca di realizzare un metodo che doni orientamento e sostegno al proprio procedere. Non è facile unificare la nostra vita e rendere il suo svolgimento più lineare e sereno possibile. Ma alcuni criteri comuni possono aiutare. È così che meditiamo le parole di Etty Hillesum. 

Ritmo. 

Certo viene in mente la musica.

Il ritmo musicale è alternanza di alto e basso, di lento e veloce, di silenzi e suoni, di pause e riprese. Così è nella vita. 

Non si può parlare sempre o stare in silenzio per sempre. 

Non si può sempre stare fermi o in continuo movimento. Bisogna trovare un ritmo proprio, che porti equilibrio. Anzi proprio questo ritmo personale è l'equilibrio che cerchiamo. Tutta la natura è ritmica: notte e giorno, caldo e freddo, le stagioni...

Abbiamo ognuno un ritmo di vita diverso, da scoprire e imparare a modulare secondo le varie circostanze delle nostre giornate. Vivere in accordo con questo ritmo porta serenità e saggezza. Solo così si potrà vivere e gustare ogni momento della vita secondo il suo tempo e la sua qualità. 

Profondo.

Questa realtà ha diversi nomi: cuore, centro, interiorità. È la parte più intima e profonda di noi stessi in cui tutto si annoda e si unifica, nella ricerca di senso e di pace. Ascoltare ciò che vibra nel profondo e che emerge è di importanza vitale. Nel profondo vivono le nostre più grandi aspirazioni, si coltivano i desideri più vitali, dal profondo arrivano appelli perché rispettiamo la nostra vita e ce ne prendiamo cura. Negare ciò che emerge è rischioso. Significa esporsi ad una realtà che, inascoltata, prenderà chissà quale via, travolgendoci. Ascoltare ciò che emerge dal nostro profondo ci orienta, ci fa intuire cosa vogliamo noi veramente, quali aspettative profonde attendono di essere realizzate. 

L'attenzione al nostro profondo è un lavoro di ogni giorno per coltivare veramente la nostra vita. 

Questo coinvolge ogni nostra azione che sarà tanto più nostra quanto più ha le radici nel nostra profondo, evitando così di essere abitudinari, imitatori, o passivi seguaci di una moda. 

In una parola possiamo dire che tutto si racchiude nell'attenzione e nella consapevolezza. 

Attenti e vigili a ciò che il nostro profondo e la vita ci dicono, per crescere nella consapevolezza di chi siamo e per quali motivi agiamo: ecco cosa comporta un sano mestiere di vivere.