L'estasi di Ostia


Nel libro nono delle "Confessioni" sant'Agostino ricorda un momento intenso di contemplazione vissuto insieme a Monica, sua madre. 

Anno 387, da poco Agostino ha ricevuto il battesimo e in viaggio fa tappa ad Ostia Tiberina, insieme alla madre, che qualche giorno dopo si sarebbe ammalata gravemente e sarebbe morta. 

Agostino descrive in modo meraviglioso un dialogo profondo con Monica, un'esperienza mistica nutrita dalle Sacre Scritture.

Due cuori intensamente impregnati di Parola di Dio e ardenti di desiderio per il Regno eterno, vivono intensamente un assaggio del dono futuro. 

"Incombeva il giorno in cui doveva uscire da questa vita - e Tu lo conoscevi quel giorno, noi no. Accadde allora per una Tua misteriosa intenzione, credo, che ci trovassimo soli io e lei, affacciati a una finestra che dava sul giardino interno della casa che ci ospitava, là nei pressi di Ostia Tiberina, dove c'eravamo appartati lontano da ogni trambusto, per riposarci della fatica di un lungo viaggio e prepararci alla navigazione".

"Conversavamo dunque assai dolcemente noi due soli, e dimentichi del passato, protesi verso quello che ci era davanti ragionavamo fra noi, alla presenza della verità - vale a dire alla tua presenza". 

"L'argomento era la vita eterna dei beati, la vita che occhio non vide e orecchio non udì, che non affiorò mai al cuore dell'uomo. Noi eravamo protesi con la bocca del cuore spalancata all'altissimo flusso della tua sorgente, la sorgente della vita che è in te, per esserne irrigati nel limite della nostra capacità, comunque riuscissimo a concepire una così enorme cosa".

"E il nostro ragionamento ci portava a questa conclusione: che la gioia dei sensi e del corpo, per quanto vivida sia in tutto lo splendore della luce visibile, di fronte alla festa di quella vita non solo non reggesse il confronto, ma non paresse neppur degna d'esser menzionata". 

"Allora in un impeto più appassionato ci sollevammo verso l'Essere stesso attraversando di grado in grado tutto il mondo dei corpi e il cielo stesso con le luci del sole e della luna e delle stelle sopra la terra. E ascendevamo ancora entro noi stessi ragionando e discorrendo e ammirando le tue opere, e arrivammo così alle nostre menti e passammo oltre, per raggiungere infine quel paese della ricchezza inesauribile dove in eterno tu pascoli Israele sui prati della verità". 

"Là è vita la sapienza per cui sono fatte tutte le cose, quelle di ora, del passato e del futuro - la sapienza che pure non si fa, ma è: così come era e così sarà sempre".

"Anzi l'essere stato e l'essere venturo non sono in lei, ma solo l'essere, dato che è eterna: infatti essere stato ed essere venturo non sono eterni".
 
"Mentre così parliamo, assetati di lei, eccola... in un lampo del cuore, un barbaglio di lei. E già era tempo di sospirare e abbandonare lì le primizie dello spirito e far ritorno allo strepito della nostra bocca, dove la parola comincia e finisce". 

Da queste parole cogliamo un modo diverso di guardare alla vita e alla morte. Intravediamo una sapienza serena e capace di vedere lontano. Da queste memorie di un credente cogliamo quanto il cuore e la mente possano lasciarsi fecondare dalla fiducia in Colui che è sorgente di ogni cosa e meta di ogni viaggio.

Meditare così, come Agostino, insieme a chi cammina con noi nello stesso spirito, apre alla luce. 

Commenti

  1. Lontanissimo oggi per me, questo Spirito.
    Mi sto esercitando nell'isolarmi, nell'Ascoltare TE e non lo stesso frastuono.
    Grazie

    RispondiElimina
  2. Maranathà, vieni Signore, portami nel giardino del Re. Solo in Te ho speranza, solo in Te ho dolcezza e libertà

    RispondiElimina
  3. " meditare così, come Agostino, insieme a chi cammina con noi nello stesso spirito, apre alla luce. " È un esperienza che riempie e dona gioia, leggerezza, illuminazione , nel cammino che si sta facendo. È un dono che non è alla portata di mano, ma ogni tanto Lui ci fa questo dono e quando incontri la persona giusta che ti permette di capire pensare condividere attimi di comunione è senso di pienezza e io penso: questo è il paradido

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il fiume e il mare

Un altro passo

L'amore scaccia la paura