In cielo c'è una stella


 

Vi propongo un piccolo esercizio di poesia. Perché farlo?

"Abitare poeticamente il mondo o abitare umanamente il mondo, in fondo, è la stessa cosa". 

Sono parole di Christian Bobin (nato nel 1951) scrittore e poeta francese. 

Dice della sua esperienza:
“Scrivere è un modo di rispondere alla vita. Abbiamo sempre bisogno di rispondere a un dono con un altro dono, non per sdebitarci, ma per continuare a donare e ricevere, senza fine”.
Riconoscere nella vita un dono incessante non significa negarne l’irrimediabile dualità: “il fondo della vita è terrificante e bello, le due cose allo stesso tempo”.

Leggere i suoi scritti è come guardare tanti piccoli quadretti naif, lasciarsi prendere da immagini e colori, per sognare e riflettere.

Leggiamo insieme:

                           ***

In cielo c’è una stella per ciascuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri errori non possano mai offuscarla.

Il giorno in cui acconsentiamo a un po’ di bontà è un giorno che la morte non potrà più strappare dal calendario.

Alla mia nascita una fata si è chinata sulla mia culla dicendomi: “Assaporerai una parte minuscola di questa vita e in cambio la percepirai tutta”.

Talvolta ascolto le voci senza lasciarmi distrarre dalle parole che contengono. In quei momenti sono le anime che sento. Ciascuna ha la vibrazione che le è propria. Certe emettono solo note stonate: bisognerebbe che un Dio ne tendesse nuovamente le corde, come un cieco che accorda un pianoforte.

Non c’è nulla di nascosto, è tutto lì sotto i nostri occhi, la vita passata, la vita presente e la vita futura, come tre bambine che si scambiano ridendo delle confidenze su una strada di campagna.

Gli esseri viventi appaiono e scompaiono intorno a me come le colombe che escono dalle mani vuote di un mago. Ho un bel guardare queste mani con attenzione, non trovo alcuna spiegazione.

Ho trovato Dio nelle pozzanghere d’acqua, nel profumo del caprifoglio, nella purezza di certi libri e persino in certi atei. Non l’ho quasi mai trovato presso coloro il cui mestiere consiste nel parlarne.

La maggior parte della gente perde la propria anima quando fa ingresso nel mondo, con la stessa facilità con cui si perde un libro in un trasloco.

Ci sono poche parole a questo mondo che non siano segretamente velate di malinconia ed è una gioia senza pecche scoprire un’anima pura. Sono anime che somigliano ai primi libri dei bambini: contengono poche parole e sono piene di colori.

Quindici secondi di purezza lì, altri dieci secondi là: con un po’ di fortuna nella mia vita, quando la lascerò, ci sarà abbastanza purezza da costituire un’ora.

E’ più facile uccidere Dio che non un passero, ed è più facile lacerare il suo cuore che non un foglio di carta: lo sanno persino i bambini.

Ho visto posarsi sul ramo della betulla un uccello di cui non conosco il nome, così fiammeggiante da sprofondarmi in uno stupore che è durato a lungo dopo che ha preso il volo. Ogni volta che penso a questo piccolo portatore di fuoco, mi sento nel petto il dolore di non poter dire il suo nome.

Ho appena avuto un incontro silenzioso con un bambino di dieci mesi. Ci siamo guardati negli occhi per più di un quarto d’ora. Negli occhi ci sono più parole che nei libri. Il nostro incontro era di tipo metafisico. Mi rallegravo della sua presenza e lui si stupiva della mia. Siamo giunti alla stessa conclusione che ci ha fatto scoppiare a ridere nello stesso momento.

Ciascuno di noi nasce con un compito solitario da svolgere e coloro che incontra lo aiutano a compierlo oppure glielo rendono ancora più difficile: sfortunato colui che non sa distinguere gli uni dagli altri.

                         ***

Stelle, occhi, foglie, la poesia non parla di cose ma di piccole esperienze che ci fanno entrare a contatto con la vita qui ed ora. 
Sole, luna, aria, fiori, sono segni. Il mondo è tutto fatto di segni e poeti e profeti li vedono e li indicano.
Guardare, amare, vivere, pregare è un tutt'uno se guidati da una poesia. 





Commenti

  1. Terzo occhio.
    La qualità è anche ingenuità, spensieratezza, volare alto, apprezzare il fruscio di una foglia in questa giornata ventilata.
    Rigarsi il volto per un fiore deposto su na tomba....
    Una carezza ricevuta
    Un bacio regalato
    Grazie Signore che mi dai la possibilità di fermarmi,,,, si io che corro sempre,,, che non ho tempo per questi spazi.... Apprezzare le pochezze della visione mondana...

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  2. Molto significative e profonde le parole di questo scrittore e poeta francese .Guardare, amare, vivere e pregare è un tutt' uno se guidati da una poesia. È bello Signore lodarti e amarti anche attraverso versi di poesia.

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  3. Ho un compito da fare ,Signore manda sulla mia strada colui che me lo rende facile

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  4. Ogni poesia è il nostro cuore che parla, ogni parola è un battito che porta linfa vitale a chi la legge, a chi l'ascolta. È un ponte tra due cuori,

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  5. "In cielo c’è una stella per ciascuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri errori non possano mai offuscarla."
    Quella stella è il tuo amore per me...

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  6. Stelle, occhi, foglie, lo poesia non parla di cose, ma di piccole esperienze...
    Il mondo è tutto fatto di segni e ...poeti e profeti li vedono e li indicano. GRAZIE! Un dono nel dono!!!

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  7. Abitare il mondo poeticamente vuol dire vivere e viverlo con quella parte di me che esprime i sentimenti, le emozioni, che mi mette in contatto con quella dimensione più profonda del mio essere e degli esseri. Vivere la dimensione poetica è entrare nel nucleo delle cose è poter dire ciò che in prosa non si riesce . È la dimensione creativa che mi mette in contatto con il Creatore...

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