Parlare portando vita


In principio la Parola. 
Parlare e ascoltare rende pienamente umani. 
Parlare è un dono.
Parlare è una grazia.
Parlando si diventa amici.
Parlando ci si innamora.
Parlando nascono nuovi mondi.
Parlando si coltivano vita, sogni, speranze.

Capita ai nostri giorni che cresca un parlare che offende, che distrugge, che toglie fiducia e speranza. È un tradimento alla vocazione originaria della parola. 

Usare la parola come una clava o come lo spray al peperoncino è terribile. 

Buttare benzina sul fuoco del sospetto, della rabbia, della delusione, mortifica la vitalità della parola.

"I discorsi sono proporzionati alla realizzazione dell'uomo" scrive Rumi, poeta e mistico islamico.
È bello parlare per favorire la realizzazione dell'altro, la sua crescita, la sua felicità. 

Leggiamo insieme la pagina in cui Rumi usa questa espressione per cogliere qualche altro seme di sapienza.

"Nel giorno della Resurrezione tutte le membra dell'uomo, in modo distinto una dall'altra, la mano e il piede e le altre, prenderanno a parlate. 

L'uomo dirà alla mano o al piede: 'Una volta eri muta: com'è che ora ti metti a parlare?'. E quelli risponderanno: 'Ci fa parlare Allâh, che ha dato la parola a tutte le cose'.

'Lui è a darmi la parola, come l'ha data a tutto: l'ha data alle porte e ai muri, alle pietre e alla terra, e ora l'ha data a me.' La tua lingua ti permette di parlare: ma essa è un pezzo di carne come la mano, e come lo è anche il discorso. La lingua è forse dotata di ragione? Potrebbe anche sembrarti cosi, poiché sei abituato a sentirla parlare: ma in realtà essa è solo uno strumento per Allâh e, quando Lui ha deciso, ha parlato: quando Lui lo decide, ogni cosa parla.

I discorsi sono proporzionati alla realizzazione dell'uomo. Le nostre parole sono come l'acqua che il guardiano di una diga lascia fluire".

Rumi usa l'immagine molto bella dell'acqua che fluisce all'apertura di una diga. Un guardiano vigila su questa manovra vitale per mandare l'acqua sufficiente al bene dei campi e non per la loro distruzione.

Il mio cuore è il guardiano, la mia bocca è la diga, la mia parola l'acqua che irriga. 
Così voglio sentire il mio parlare. 

Commenti

  1. La lingua è l'arma più efficace per trasmettere lo stato d'animo
    Sussurrare o gridare
    Conciliare o urlare
    Io la uso, come tutti, in sintonia col mio stato d'animo.
    Sarebbe bello, ci sto lavorando, utilizzare questo strumento di comunicazione SOLO per gratificare, rassicurare, riappacificare, dare sicurezza e speranza.
    Amen

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  2. E bello parlare con semplici parole vere e dette con il cuore e mettermi nei suoi panni...sia nella gioia che nella Sofferenza...e bello confortare fargli capire che sei vicino ... E bello ascoltare con pazienza senza giudicare...e bello . amare nel silenzio senza Parlare

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  3. Parlare è un mezzo di comunicazione vitale ,bisogna però usarla con molta attenzione poiché se viene usata come una clava danneggia psicologicamente e ferisce chi ascolta. Bella la metafora del poeta islamico Rumi che mi ha dato un nuovo spunto di riflessione sull uso della parola.

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    Risposte
    1. Con la lingua esprimiamo i
      Nostri pensieri, credo che debba essere usata solo per esprimere amore e pensieri, che spronino chi ha meno forza e amoamore di n noi

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  4. Con la Parola tutto ha avuto inizio, proveniamo dalla Parola, viviamo nella Parola. La Parola fa essere, fa esistere, fa comunicare, ci permette uno scambio, ci fa allargare le nostre conoscenze, ci fa scoprire le intimo dell' altro... Che sia sempre la mia parola il riflesso della Parola.

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  5. "Il mio cuore è il guardiano,
    la mia bocca è la diga,
    la mia parola l'acqua che irriga.
    Cosi voglio sentire il mio parlare.
    Cosi Sia

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