Durante la lotta. Salmo 3



Leggiamo insieme il salmo 3:

1 Salmo. Di Davide. Quando fuggiva davanti al figlio Assalonne.

2 Signore, quanti sono i miei avversari!
Molti contro di me insorgono.

3 Molti dicono della mia vita:
"Per lui non c’è salvezza in Dio!".

4 Ma tu sei mio scudo, Signore,
sei la mia gloria e tieni alta la mia testa.

5 A gran voce grido al Signore
ed egli mi risponde dalla sua santa montagna.

6 Io mi corico, mi addormento e mi risveglio:
il Signore mi sostiene.

7 Non temo la folla numerosa
che intorno a me si è accampata.

8 Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio!
Tu hai colpito alla mascella tutti i miei nemici,
hai spezzato i denti dei malvagi.

9 La salvezza viene dal Signore:
sul tuo popolo la tua benedizione.


Si può pregare nel bel mezzo di una battaglia? Posso gridare al Signore mentre sono accerchiato da chi mi avversa? Se uno legge i Salmi tutto di un fiato dal primo all'ultimo risponde con certezza sì! Infatti la gran parte dei salmi sono preghiere nate dalla fede di chi era in una situazione difficile. 
Il silenzio e la tranquillità non sono le uniche condizioni per pregare. 
Gridare al Signore è ricordare al nostro cuore che lui è il nostro custode (non un angelo ma il Padre nostro!), mentre affrontiamo chi ci viene contro senza perdere la fiducia. 

Un detto:
"Se uno non prega 
anche quando non prega, 
non prega neanche quando prega!" 

Pregare solo quando tutto fila liscio è un po' sospetto. Chi è il Dio della nostra preghiera: il Salvatore dalla morte? Il mio rifugio? O un dio neutro, insipido, di cui ci si ricorda solo quando si ha "a capa fresca"?

Non ci stupisca allora sentire parole come avversari, salvezza, scudo, grido, tutte immagini che dicono il momento di fatica e lotta che caratterizza tanto tempo della nostra vita. 

A chi mi affido nella tempesta? In chi mi rifugio durante la battaglia per riprendere forza? Quando tutto sembra perso è il Signore la mia ultima spiaggia?

Commenti

  1. E' proprio nel momento della lotta, della fatica, che spontaneo nasce nel mio cuore il continuare e intensificare il dialogo che con il mio Dio c'è . e allora si fa intenso, esistenziale, e molto vero... proprio li Tu mio Dio ci sei, proprio li Tu mio Dio mi attendi, proprio li tu mio Dio mi raccogli e io mi affido a te.

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  2. Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio!
    Tu hai colpito alla mascella tutti i miei nemici,
    hai spezzato i denti dei malvagi.

    Non c'è nessun altro capace di distruggere gli avversari che mi circondano da ogni parte... Sorgi Signore! Salvami mio Dio!

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  3. A gran voce grido al Signore ed egli mi risponde dalla sua Santa montagna.

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  4. Sia il mio grido di aiuto, Signore, verso Te la preghiera che Ti risveglia e mi mostra il tuo volto di Risorto, vivo, sempre accanto a me nelle difficoltà

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  5. tu sei mio scudo, Signore,
    sei la mia gloria e tieni alta la mia testa.

    5 A gran voce grido al Signore
    ed egli mi risponde dalla sua santa montagna.

    6 Io mi corico, mi addormento e mi risveglio:
    il Signore mi sostiene.

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  6. Tu sei mio Scudo, Signore, Sei la mia Gloria e tieni alta la mia testa.
    A gran voce io grido a Te Signore, e Tu mi rispondi dalla Tua Santa Montagna.
    Io mi corico, mi addormento, e mi risveglio: Tu Signore mi sostieni.

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  7. Non temo la folla numerosa che attorno a me s'è accampata.

    Senza di TE, non potrei mai affermare quanto scritto sopra.
    Sei mio scudo.
    Tanta folla si accalca alla mia disponibilità...
    Sii sempre con me
    Grazie Signore!

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  8. La preghiera più sentita più sospirata È fatta nel momento più travolgente

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  9. il Signore mi sostiene.

    7 Non temo la folla numerosa
    che intorno a me si è accampata.

    8 Sorgi, Signore! Salvami, Dio mio!
    Tu hai colpito alla mascella tutti i miei nemici,
    hai spezzato i denti dei malvagi.

    9 La salvezza viene dal Signore:
    sul tuo popolo la tua benedizione.
    A te mio Dio lascio i miei nemici che numerosi mi abitano certa che tu mi salvi

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  10. "A gran voce grido al Signore
    ed egli mi risponde dalla sua santa montagna." e la tua risposta è lieve come l ebrezza del mattino, è soave come il vento leggero, è quasi impercettibile ma è vitale.nella tua voce, nel tuo alito, nel tuo respiro io vivo

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  11. Eppure se ci penso, proprio nei momenti più bui della mia vita ho gridato e pianto tanto chiamando il Signore. La mia sensazione non è quella di un dio che non vede e non sente, ma il solo fatto di gridare la propria sofferenza a qualcuno che sai che è l unico che può salvarti è liberante è ristoro. Invocando incessantemente il suo aiuto con queste parole: Signore mostrami il tuo volto, non abbandonarmi, salvami da questa angoscia, liberami, tirami fuori da questa tempesta, lotta con me e per me, tu solo puoi, tu solo la mia ancora di salvezza...questa preghiera tante volte mi ha dato coraggio, fiducia e forza. Non si può non avere fiducia di qualcuno, abbiamo bisogno di essere ascoltati, guardati e amati.

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