Padre nostro

 

Quando gli apostoli chiedono al loro maestro di insegnargli a pregare, Gesù formula una preghiera al Padre, così chiama il suo Dio, il mio Dio. 

Il mio Dio è il Dio di Gesù, è Dio nostro e suo. È Padre suo e Padre nostro.

Padre, la prima parola già apre il cuore ad una nuova "immagine" di Dio. Non più "Dominatore",  "Signore" o "Padrone" nostro.

È Padre. Lo prego da figlio. 

Lasciamoci accompagnare da Bruno Forte, che così scrive, meditando il Padre nostro:

"Padre:
Tu non sei un Dio lontano e straniero, ma il Padre, Colui cui il Figlio eterno, fatto uomo 
per noi, si rivolge col nome della tenerezza, della confidenza, dell’abbandono fiducioso e 
pieno: “Abbà”! Con Lui anche noi possiamo chiamarTi Padre, sapendo che lo sei: perché il Tuo amore non si fonda sui nostri meriti, ma unicamente sulla Tua bontà, mai stanca di cominciare ad amare. Tu sei Padre - Madre nell’amore perché il Tuo amore è gratuito e sempre nuovo: veramente, Tu non ci ami perché siamo buoni o belli, ma ci rendi buoni e belli perché ci ami! A Te, Dio eterno, altissimo onnipotente e buono, ciascuno può dire con fiducia totale: Padre mio, io mi abbandono a te. Fa’ di me ciò che Ti piace. 
Qualunque cosa Tu faccia di me, Ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la Tua volontà si compia in me e in tutte le Tue creature: non desidero nient'altro, mio Dio. 
Rimetto la mia anima nelle Tue mani, Te la dono, mio Dio, con tutto l’amore nel mio cuore, perché Ti amo ed è per me un'esigenza d’amore il donarmi e rimettermi nelle Tue mani senza misura, con una confidenza infinita, perché Tu sei il Padre mio (preghiera di Fr. 
Charles de Foucauld)". 

"nostro:
Tu non sei un padre generico, per cui i figli sono indifferenti, tanti da non poterli amare uno per uno. Tu sei il Padre “nostro”: e in questo aggettivo c’è ognuno di noi, con la sua piccola, unica, grande storia, che è tale ai Tuoi occhi come agli occhi di nessuno. Per Te ognuno di noi è importante, quale che sia il colore della sua pelle, la cultura da cui viene, la storia cui appartiene, la lingua che parla, le conoscenze o i mezzi che ha. Per Te nessuno sarà mai dimenticato: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da 
non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle 
mie mani” (Isaia 49,15-16). Qualunque cosa Tu faccia, Padre, siamo scritti sul palmo della 
Tua mano: perciò, non ti dimenticherai mai di nessuno. E perciò ognuno di noi può dirTi 
veramente: “Padre mio!”. E questo ci fa sentire fratelli, vicini perché custoditi da uno stesso amore: il Tuo. Siamo accomunati nella gioia e nel dolore, perché affidati ad uno 
stesso Padre - Madre di tenerezza e di misericordia. È il Tuo amore personale per ciascuno che fa di noi la Tua famiglia, il popolo del Tuo amore ricevuto e donato".

Continua...

Commenti

  1. Sei il Padre che mi nutre, mi istruisce, mi fa figlia. Grazie per per questo dono immenso.

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  2. mi risuona un canto che gorgheggia le parole:
    Padre mio,
    io mi abbandono a te,
    di me fai quello che ti piace,
    niente desidero di più
    fare quello che vuoi Tu.

    Una preghiera a me molto familiare,
    che mi accompagna da tanti anni,
    che nutre la mia mente, il mio cuore, la mia vita
    ... Padre... mi abbandono a Te...
    che che è sempre viva e

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  3. Essere chiamato papà mi suscita tachicardia, cosa posso dare... Ho quello che mi si chiede?
    Sicuramente no
    TU hai tutto e SEI tutto
    Questo mi basta ed avanza.

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  4. Abba' Padre
    cosi ti ho invocato
    cosi ti ho incontrato
    cosi ti sei fatto conoscere
    cosi ho sperimentato la Tua vicinanza
    ..e non te ne sei mai andato:
    mi hai sostenuto con la Tua presenza e insieme abbiamo superato momenti difficili:
    Benedetto sei Tu Padre che non mi lasci sola

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  5. Abba … Padre …
    Padre mio, Padre nostro,
    Padre…
    papà:
    accoglienza,
    tenerezza,
    nutrimento,
    sicurezza,
    attenzione,
    protezione …
    Padre…. Papà

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