Padre che perdona


Il perdono accolto dal Padre e condiviso con i fratelli è una delle richieste della preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli e che i primi credenti recitavano almeno tre volte al giorno. 

Il perdono è la fioritura di ogni spiritualità. Il perdono confina con la riconciliazione, con la pace.

Lo richiediamo come dono al Signore mentre ci apriamo a donarlo a nostra volta ai fratelli. È un circuito virtuoso che ci porta dentro l'esperienza di Dio. 

Scrive Bruno Forte meditando il "Padre nostro":

"Rimetti a noi i nostri debiti":
Certo, sappiamo di non meritare in alcun modo i tuoi doni. Con te, siamo sempre e solo debitori, creditori mai. Dacci però la gioia del tuo perdono, quello che ci fa sentire liberi e felici, come mai nulla al mondo potrebbe darci di esserlo. Nessuna colpa è troppo grande ai tuoi occhi, perché il sacrificio del Figlio, che hai consegnato alla morte per noi, lava il peccato di tutti. 
Tu ci chiedi solo di chiederti il perdono, di aprire cioè il nostro cuore indurito alla dolcezza della tua misericordia, che riversata in noi vuole espandersi come misericordia per tutti. Tu ci aspetti alla finestra e ci corri incontro quando ci vedi venire da lontano: il tuo amore umile rispetta le nostre scelte, ma attende sempre con speranza il nostro ritorno alla tua casa. Prepara, allora, il banchetto della festa: eccoci, siamo qui davanti a te, a chiederti perdono, a gioire con te nella gioia dell’amore ritrovato, a scoprire che tu ci attendi da sempre, e che il tuo desiderio di abbracciarci supera ogni nostra 
capacità di desiderare l’abbraccio, che libera e salva, e la tua gioia per il nostro ritorno alla vita viene prima perfino della gioia di averci ritrovati. 
“Il figlio gli disse: Padre, ho 
peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Luca 15, 21-24)".

I doni ricevuti dal Signore sono sempre sovrabbondanti e non vanno immagazzinati ma condivisi. 
Il perdono che riceviamo diventa fonte e forza per il perdono che è necessario donare ai nostri fratelli.

Continua Bruno Forte: 

"Come anche noi li rimettiamo":
Solo chi ha conosciuto il perdono, può anche veramente perdonare. Chi nella vita ha sperimentato la tua misericordia, chi veramente è stato toccato dal tuo dono, non vorrà più stare sul trono del giudice, ma amerà riconoscersi lì dove la tua misericordia l’ha incontrato, dalla parte dei poveri e dei peccatori. 
Insegnaci, Padre, a perdonare ed amare come tu ami e perdoni. Donaci un cuore di misericordia, che sia umile riflesso del tuo e ci aiuti ad accogliere chi non si sente accolto da nessuno o teme di non avere diritto ad alcuna accoglienza. Facci creare relazioni liberanti, solidarietà che non creino dipendenze, prossimità nutrite di delicatezza, di rispetto e di attenzione. Rendici apostoli
della misericordia, che dicano al mondo con la forza umile della verità ciò di cui hanno fatto esperienza ricevendo il tuo perdono e la pace". 

Siamo debitori verso Dio e tra di noi. Dal Signore attingiamo vita e riconciliazione. Come chiudere il cuore ai fratelli dopo averlo aperto al Signore per ricevere?

Scrive ancora Bruno Forte:

"Ai nostri debitori":
Davanti a te, Padre, ci inviti a ricordare quanti da noi aspettano il perdono. Sarebbe certo strano che noi chiedessimo a loro più di quanto tu hai chiesto a noi per perdonarci: 
ti è bastato vedere un’ombra di pentimento, un barlume di desiderio, un passo mosso 
dalla speranza, per correrci incontro. 
Aiuta chi ci avesse fatto del male ad avere in sé ciò che ci hai donato di avere in noi: e fa che il nostro amore lo accolga, il perdono lo sani, la gioia della festa condivisa nella tua casa lo appaghi oltre ogni misura di dare o avere, di calcoli, di offese o di pretese. Aiutaci a dire a tutti e a ciascuno, lo sguardo nello sguardo, che il male è scomparso, che è bello sentirsi amati tutti da te ed amarci con la semplicità e la fiducia di figli dello stesso Padre, il Padre di misericordia". 

Continua...

Commenti

  1. So di non meritare in alcun modo i tuoi doni.
    Con te, sono sempre e solo debitore,
    creditore mai.
    Dammi la gioia del tuo perdono,
    quello che mi fa sentire libera e felice,
    come mai nulla al mondo potrebbe darmi di esserlo.
    Nessuna colpa è troppo grande ai tuoi occhi,
    perché il sacrificio del Figlio,
    che hai consegnato alla morte per noi,
    lava il peccato di tutti.
    Tu mi chiedi solo di chiederti il perdono,
    di aprire cioè il mio cuore indurito
    alla dolcezza della tua misericordia,
    che riversata in me vuole espandersi come misericordia per tutti.
    Tu mi aspetti alla finestra e
    mi corri incontro quando mi vedi venire da lontano:
    il tuo amore umile rispetta le mie scelte,
    ma attende sempre con speranza
    il mio ritorno alla tua casa.
    AMEN

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  2. Molto difficile perdonare ma Signore con il tuo aiuto posso farcela così potrò ritrovare la pace e la vera gioia .

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  3. Aiutaci
    Grazie
    A manifestare con la gioia del redento
    Chi ha ricevuto misericordia come me
    A manifestare il GRATIS che ho avuto, a mia volta contagiare il fratello

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