Avvolto


Ritorno spesso, nella meditazione, sul rapporto io e Dio, il mondo e Dio, tutto ciò che esiste e colui dal quale ogni cosa esiste. È un tema silenzioso, che ha pochissime e rare parole. Mi sembra che, oltre le domande, poi si possa solo rimanere in attesa. Gettare uno sguardo in questa direzione serve solo a rimanere stupiti. 

Francesco d'Assisi passava nottate intere in una grotta solitaria gridando: 
"Chi sei tu Signore e chi sono io?". 
Il coraggio della domanda è già segno di amore alla vita profonda. Questa domanda ci rapisce 
dalla superficialità.

Paolo parlando ai filosofi di Atene, descrive così la sua esperienza di Dio: "In lui viviamo, ci muoviamo 
ed esistiamo" (At 17, 28).
"In Lui viviamo", 
è l'esperienza di sentirsi 
in un utero materno; 
"ci muoviamo", 
è l'esperienza di sentirsi 
sempre accompagnati e protetti; 
"esitiamo", 
è l'esperienza di essere 
ben collegati 
alla sorgente della vita 
e di ogni energia. 

Leggiamo insieme un testo del mistico indiano Paramansha Yogananda:

"Insegnami a rendermi conto 
che sono sempre avvolto 
nell'aura della tua 
onnipresenza protettrice: 
nella nascita, 
nel dolore, 
nella gioia, 
nell'attività, 
nella meditazione, 
nell'ignoranza, 
nelle prove, 
nel­la morte 
e nella liberazione finale. 
Insegnami ad aprire la porta 
della meditazio­ne, 
che sola può condurre 
alla tua beata presenza. 
Dietro l'onda della mia coscienza si estende il mare della coscienza cosmica. 
L'increspatura del­la mia mente 
è sorretta dall'oceano 
della tua im­mensità. 
Sono protetto dalla 
tua Mente Divina. 
La luce della tua bontà 
e della tua energia protettrice risplendono attraverso me 
senza fine. 
Io non le vedevo, 
perché gli occhi 
della mia saggezza erano chiusi. 
Ora tu li hai dischiusi 
al tocco della tua pace; 
la tua bontà 
e la tua immancabile prote­zione mi inondano".

Una preghiera intensa
e una meditazione profonda
in cui i simboli ci fanno godere
dell'avvolgente presenza
del Dio vivente. 

La gioia di sapermi avvolto dall'amore di Dio,
la libertà di sentire il cosmo intero legato alla mia esperienza,
la pace di scoprirmi 
goccia di un immenso 
oceano divino,
gustare la bontà divina 
che si intreccia 
con la mia storia,
sono tutti
doni preziosi, 
come tesoro nascosto, 
nella terra di cui sono impastato.

Io e Dio:
in lui vivo, 
in lui mi muovo,
in lui esisto. 

Commenti

  1. "Insegnami a rendermi conto
    che sono sempre avvolto
    nell'aura della tua
    onnipresenza protettrice:
    nella nascita,
    nel dolore,
    nella gioia,
    nell'attività,
    nella meditazione,
    nell'ignoranza,
    nelle prove,
    nel­la morte
    e nella liberazione finale.
    Insegnami ad aprire la porta
    della meditazio­ne,
    che sola può condurre
    alla tua beata presenza.

    La luce della tua bontà
    e della tua energia protettrice risplendono attraverso me
    senza fine.
    Io non le vedevo,
    perché gli occhi
    della mia saggezza erano chiusi.
    Ora tu li hai dischiusi
    al tocco della tua pace;
    la tua bontà
    e la tua immancabile prote­zione mi inondano".

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  2. La gioia di sentirmi avvolto da LUI
    GRAZIE
    immenso è il TUO dono, la vicinanza, letteralmente avvolto
    Ben conservato, custodito, protetto.

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  3. in Lui
    vivo
    muoio
    esisto
    grazie mio Dio
    per gli attimi che mi regali
    di questa
    Consapevolezza.
    e con Paolo dico: con il corpo
    o fuori dal corpo non lo so...
    ma so che per pochi attimi
    faccio esperienza cosi di
    TE

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