Quattro atteggiamenti


Una pagina di Carlo Maria Martini ci offre una visione interessante per la nostra esperienza di questo tempo. Siamo in attesa, con gli occhi puntati al futuro per cercare finalmente il nuovo. Attendiamo tutti un cenno che ci dica che è finita la situazione di restrizione che viviamo. 

Speriamo ogni giorno che tutto finalmente si sistemi e si possa riprendere a camminare senza la paura che tutto si blocchi ancora una volta. 

Come vivere il presente? 
Quali atteggiamenti aiutano? 

Leggiamo insieme:

"Sottolineo quattro atteggiamenti che, a partire dalla sua esperienza a Nazareth, Gesù sembra raccomandarci.

- Il primo è quello della presenza al presente. Noi siamo sovente protesi al futuro, a quanto verrà. Talora è necessario, e tuttavia l'ansietà per il domani non deve mai distoglierci dal presente, che allora può anche essere luogo di serena programmazione. C'è un imperativo molto saggio e ricco di contenuto nell'Imitazione di Cristo: «Age quod agis!». Scrivi, canta, leggi, mangia, gemi, prega, ma fa’ ciò che fai. E’ una ricetta di salute psichica, e sappiamo che gran parte delle nevrosi hanno origine dal non sapersi concentrare sul presente, rimuginando continuamente su ciò che è stato e su ciò che sarà.
- Gesù stesso esorta a non affannarci per il domani perché a ogni giorno basta il suo affanno (cfr. Mt 7, 34). A Nazareth egli ha vissuto tale atteggiamento nell'abbandono totale all'ora dopo ora, al minuto dopo minuto, spogliandosi di ogni preoccupazione. Era infatti libero da tutto, anche se le ansietà sul futuro avrebbero potuto, almeno esteriormente, tentarlo: che cosa mai aspetti? Buttati, fatti valere.
Gesù vive nel silenzio la presenza al presente con pienezza e non con rimpianto.

- Il secondo atteggiamento è l'attesa serena. Siamo sempre in attesa di qualche cosa, dal momento che il nostro presente è aperto sull'avvenire, non chiuso in se stesso. Si tratterà di eventi o cambiamenti che desideriamo per la nostra vita o che dovremo affrontare; l'importante è saper attendere con pace. San Paolo ci esorta ad aspettare con amore la venuta di Gesù ed è questa l'attesa vera della nostra vita, che permea di serenità ogni nostra attesa.

- Il terzo atteggiamento raccomandato da Gesù è la pazienza, la capacità di sopportare i tempi lunghi senza esserne snervati. E’ una virtù poco esaltata, ma davvero preziosa e va domandata come grazia allo Spirito Santo.

- Da ultimo, dobbiamo avere la coscienza del dono di Dio che è l’oggi, del dono dei fratelli con cui camminiamo seguendo il Signore. Da tale coscienza sgorgano la gratitudine, la lode, la riconoscenza tutti atteggiamenti che sovente dimentichiamo, riservandoli per avvenimenti eclatanti o inattesi. La gratitudine per il presente che viviamo va invece coltivata in ogni momento".

È uno stile di vita. 
È prima di tutto 
un atteggiamento del cuore.

Essere presenti al presente, 
vivere un'attesa serena, 
coltivare la capacità di reggere 
ai tempi lunghi, 
cogliere il dono di Dio 
per me oggi.

Perché tutto questo?

Per aggiungere vita 
ai nostri giorni.

Commenti

  1. Fammi sempre gustare il momento presente!
    Infatti pensando al dopo, non vivo appieno l'oggi.
    Donami un equilibrio.
    Grazie
    Signore!

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  2. "Essere presenti al presente,
    vivere un'attesa serena,
    coltivare la capacità di reggere
    ai tempi lunghi,
    cogliere il dono di Dio
    per me oggi."
    questo chiedo per me oggi:
    essere presente al presente...

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  3. Il secondo atteggiamento è l'attesa serena. Siamo sempre in attesa di qualche cosa, dal momento che il nostro presente è aperto sull'avvenire, non chiuso in se stesso. Si tratterà di eventi o cambiamenti che desideriamo per la nostra vita o che dovremo affrontare; l'importante è saper attendere con pace. San Paolo ci esorta ad aspettare con amore la venuta di Gesù ed è questa l'attesa vera della nostra vita, che permea di serenità ogni nostra attesa."
    Si attendo..attendere...ti invoco: vieni Signore Gesù! Questo dal mio cuore sale come preghiera, canto sommesso che mi collega profondamente al mio Dio! Vieni Signore Gesù!

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