Rivelami il mistero


Sapere di essere figli di Dio ci lascia continuamente pieni di stupore e di fiducia. 

È da questa realtà che parte la scoperta della nostra identità più profonda, che effonde la sua luce su tutta intera la nostra esistenza. 

Chiamare Dio "Padre" è il primo frutto della sua paternità. La sorgente della vita, la luce in ogni attimo di esistenza, è Padre, cioè compagnia tenera e premurosa di chi si prende cura senza sosta. 

Lasciamoci accompagnare dalla voce di Paramahansa Yogananda, mistico e filosofo indù del secolo scorso, nella contemplazione della bellezza, della paternità di Dio nella nostra vita.

"Amato Padre, 
rivelami il mistero 
della mia esistenza! 
Insegnami ad adorarti 
nella condizione di libertà 
dal respiro e dalla morte. Consuma la mia ignoranza 
nel fuoco della devozione. 
Vieni nella quiete della mia anima, o Padre, vieni! 
Pren­di possesso di me 
e fai ch'io senta, 
in me e at­torno a me, 
la tua presenza perenne. 
Nella solitudine della mia mente, 
io anelo a udire la tua voce. Allontana da me le fantasie 
dei suoni terreni 
che ancora indugiano nel ricordo. Vo­glio udire la tua voce soave 
che perennemente can­ta 
nel silenzio dell'anima mia. 
Mio Signore, 
essendo onnipresente, 
tu non puoi non essere 
anche in me. 
Tu possiedi l'onni­potenza 
e l'onniscienza 
e anche la mia anima 
ha questi attributi. 
Concedimi di riuscire a trarre 
alla luce 
anche un frammento solo 
di quanto il mio Spirito contiene!"

Rivelami, insegnami, consuma, vieni, prendi possesso, allontana, concedimi: parole che richiedono fiducia e gioia di sapere di rivolgersi al proprio Padre. 

Lui è il mistero della mia esistenza.
Lui è il senso della mia vita e della mia morte.
Lui mi fa crescere nel mio essere figlio. 
Lui vive nel più profondo del mio cuore.
Lui si rende presente in me e attorno a me. 
Lui fa echeggiare la sua voce al mio orecchio interiore.
Lui mi libera da fantasie oscuranti e da ricordi molesti.
Lui partorisce alla luce la mia anima fecondata dal suo Spirito.

Solo un figlio può prendersi tanta confidenza con un padre e osare chiedere e desiderare doni così grandi e divini. 

Commenti

  1. Padre, vieni!
    Pren­di possesso di me
    e fai ch'io senta,
    in me e at­torno a me,
    la tua presenza perenne.
    Nella solitudine della mia mente,
    io anelo a udire la tua voce. Voce sempre più intensa e avvolgente che mi accompagna in questo mio cammino verso di Te

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  2. Partoriscimi Signore, fammi venire alla tua Luce, ogni giorno, ogni tempo, per l'eternità

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  3. Grazie
    perché sei Padre
    perché ogni giorno
    mi generi
    come figlia amata e voluta

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  4. Solo un figlio può prendersi tanta confidenza!
    Io l'ho fatto
    Grazie

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  5. Signore nella solitudine della mia mente io Anelo per udire la Tua voce

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  6. Consuma la mia ignoranza
    nel fuoco della devozione...

    Pren­di possesso di me
    e fai ch'io senta,
    in me e at­torno a me,
    la tua presenza perenne.

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  7. Lui vive nel più profondo del mio cuore.
    Lui si rende presente in me e attorno a me.
    Lui fa echeggiare la sua voce al mio orecchio interiore.
    Lui partorisce alla luce la mia anima fecondata dal suo Spirito.... Sei TU che mi fai essere sei TU che fai tutto...in TE godo in TE gioisco

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