Dio ha bisogno.

 


Il linguaggio dei mistici osa sempre oltre le nostre aspettative.
Le loro parole aprono squarci inediti sul mistero di Dio e del suo amore per noi. 

Mistici e innammorati parlano per immagini, che nel nostro quotidiano appaiono esagerate.

Ma è su questa strada che la fede si apre allo stupore e alla lode silenziosa. 

Il solo ripetere "Dio ha bisogno" è imbarazzante.
La nostra idea di Dio vacilla.
La nostra idea di Dio si difende da questa affermazione.

Ma chi è innamorato capisce.
Chi è padre, chi è figlio, chi vive una vera e profonda amicizia, capisce. 

Una pagina di Henri Le Saux, monaco camaldolese del XX secolo, vissuto per la maggior parte della sua vita in India, ci accompagna su questa via.

Letta e riletta svela intuizioni che ci fanno gustare la presenza del Signore in una luce nuova. 

Eccola:

"È Dio, più precisamente Dio nel mistero dell’incarnazione di Gesù Cristo, l’unico Signore che mi viene incontro sotto l’aspetto di questo o quell’uomo mio fratello. Nel giorno della sua risurrezione, Gesù si presentò ai suoi – Maddalena, i pellegrini di Emmaus – sotto forme da essi meno attese. Egli voleva così insegnare loro – e a noi – a riconoscerlo sotto tutte le sembianze che avrebbe deciso di assumere per “ritornare in mezzo a noi”. Sotto la forma di questo uomo che mi sta dinanzi – e poco importa che stia per colpirmi o tendermi la mano – è Cristo che viene verso di me, Cristo che in qualche modo cerca di crescere in lui e in me, di rendere la sua chiesa più bella, più realmente suo volto e affrettare l’avvento del regno. In questo uomo è Dio che viene presso di me, attendendo da me che, con rispetto, amore, con l’umile servizio che gli potrei rendere, io lo aiuti a liberare in quell’uomo le possibilità di vita divina che giacciono latenti al fondo della sua anima. Questo uomo può essere grossolano, rude, anche cattivo. Può darsi che debba diffidare, nel corpo o nel cuore, di un approccio con lui esternamente troppo vicino per evitare il contagio, sempre possibile, del male. Può anche toccarmi di dover opporre un rifiuto a ciò che egli vuole da me, di dover rimproverarlo, di esigere da lui quello che mi deve. E tuttavia, non posso mai dimenticare che c’è in lui, magari molto in profondità, una fiammella almeno di amore divino e di calore umano. Non posso dimenticare che, se questo uomo mi appare perverso o ributtante, la colpa è meno imputabile a lui di quanto non lo sia ad un società che lo ha ‘emarginato’, come si dice oggi, che gli ha rifiutato il suo amore; è meno peccato suo e più dei fratelli, uno dei quali sono io. Non posso che adorare in lui il volto divino di Gesù sfigurato dal sangue, dalla polvere, dagli sputi, in attesa di una ‘Veronica’. Dio ha bisogno, in un modo o nell’altro, del mio amore e del mio rispetto per questo uomo per far sprigionare finalmente in lui l’amore di cui è capace. Questo stesso atteggiamento costiuisce la base sia teologica che mistica, della nonviolenza: dare testimonianza a chi mi avvicina da nemico di un amore tale che il calore e il fuoco di quest’amore consumino il suo egoismo e facciano finalmente sgorgare la fiamma dell’amore in lui, dove stava latente". 

Dio mi viene incontro: per chi lo cerca è una buona notizia.

Dio va riconosciuto nei tanti modi in cui è presente nel mio cammino.

L'uomo, la donna, che mi sta dinanzi è Cristo che viene verso di me. 

Non posso dimenticare che in ogni persona, magari molto in profondità, c'è una fiammella di amore divino e di calore umano.

Dio ha bisogno, in un modo o nell’altro, del mio amore, per gli uomini e le donne che incontro.

Il fuoco dell'Amore va continuamente accolto e condiviso, senza stancarsi ne perdere fiducia.

È fede? 
È mistica?
È vita nello Spirito?
Dio ha bisogno di me per manifestarsi a chi mi sta intorno, diventando così
il Dio Padre di tutti. 

Commenti

  1. Dio mi viene incontro: per chi lo cerca è una buona notizia.

    Dio va riconosciuto nei tanti modi in cui è presente nel mio cammino.

    L'uomo, la donna, che mi sta dinanzi è Cristo che viene verso di me.

    Non posso dimenticare che in ogni persona, magari molto in profondità, c'è una fiammella di amore divino e di calore umano.

    Dio ha bisogno, in un modo o nell’altro, del mio amore, per gli uomini e le donne che incontro.

    Il fuoco dell'Amore va continuamente accolto e condiviso, senza stancarsi ne perdere fiducia.
    Dio si fa debole, povero, fragile
    e per questo entra in me,
    dimora in me e
    attraverso me si manifesta e
    io lo vedo manifestarsi tra coloro che incontro,
    che camminano un tratto
    della mia vita insieme a me...
    li io cerco Dio,
    io li scopro Dio,
    io li incontro il mio Dio

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  2. Belle e profonde le parole del monaco camaldolese Dio ha bisogno di me per manifestarsi a chi mi sta intorno diventando così il Dio Padre di tutti . Donami Signore gli occhi per vederti sempre.

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  3. Siamo immagine e somiglianza di un Dio che è Amore assoluto e nel profondo del nostro Essere, c'è il Dio di Gesù. IncontrarLo e lasciarsi possedere è la salvezza. Hai bisogno di me, Signore per vivere e camminare nel mondo, ho bisogno di Te, del tuo Spirito per amare come solo Tu sai fare. "Aiutami a dire di sì"

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  4. Grazie Signore di quest'altro dono.
    Io nella mia pochezza porto TE ad un fratello bisognoso, affranto, affamato.
    Grazie per la TUA fedeltà

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  5. "Dio ha bisogno, in un modo o nell’altro, del mio amore, per gli uomini e le donne che incontro."

    Io ho bisogno, in un modo o nell’altro, dell'amore di Dio e degli uomini e delle donne che incontro...
    E questo scambio di amore mi tiene in vita...

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