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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

L'amore occupazione sufficiente

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Il bisogno di unità caratterizza ogni ricerca spirituale. Tutto in noi è diviso. La speranza è che camminando nello Spirito si cresca nell'unità interiore e con l'universo intero. È possibile sperimentare un cammino di intensa unità interiore? Una maestra spirituale del nostro tempo è certamente Madeleine Delbrêl (1904-1964), mistica, poetessa e assistente sociale francese, riconosciuta venerabile dalla Chiesa cattolica. Un esempio di mistica vissuta nel normale quotidiano, ricerca spirituale tra la casa e il lavoro, tra i fornelli e l'ufficio, nel bel mezzo della vita di ogni giorno. Madeleine ha scommesso tutta la vita in questa ricerca e ha mostrato una feconda possibilità, trovando il centro di tutto nell'amore vissuto in mille sfumature. Scrive: "Non sappiamo che due cose: la prima, che tutto quello che facciamo non può essere che piccolo;  la seconda, che tutto ciò che fa Dio  è grande.  Questo ci rende tranquilli  di fronte all’azione. Sappiamo che ogni nost

I bei nomi di Dio

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Dai Salmi un invito: Alleluia. Lodate, servi del Signore, lodate il Nome del Signore. Sia benedetto il Nome del Signore,da ora e per sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato  il Nome del Signore.  (113,1-3) Il Nome del Signore indica la sua presenza invisibile ma reale nel nostro mondo. Il Corano e l'Islam ne hanno fatto uno dei cardini fondamentali della spiritualità.  "Allah, non c’è dio all’infuori di Lui! A Lui appartengono i nomi più belli" (Corano 20:08). "Ad Allah appartengono i nomi più belli: invocateLo con quelli" (Corano 7:180). La tradizione islamica ne ha individuati 99 (e di questi 84 vengono menzionati nel Corano) che formano una meravigliosa litania per meditare sulla presenza di Dio (Allah in lingua araba). C'è un apposito rosario per fare questo, che spesso capita di vedere tra le mani dei fedeli islamici.  Leggerli tutti di un fiato dà luce e gioia al cuore credente. Il recitare i 99 bei Nomi di Dio  è un bel modo di medita

Infinito incancellabile

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La solitudine per essere bella ha bisogno della nostra disponibilità al lavoro interiore. La solitudine porta noia quando lasciamo la nostra mente in balia di se stessa. La solitudine porta stress quando la lasciamo abitare dalla paura del futuro. La solitudine porta angoscia quando non abbiamo un altro tu a cui dare la mano. È possibile una solitudine luminosa, serena, che lascia un senso di pienezza? Lo psichiatra Eugenio Borgna risponde di si. Le sue parole sulla solitudine sono incoraggianti, speranzose. Fanno venire voglia di interiorità,  di fuggire il rumore inutile  e la superficialità.  Leggiamo insieme: "Certo, si può essere soli,  ci si può sentire soli, anche in una grande folla,  e ci si può sentire  non soli nel deserto:  se l’isolamento in cui ci troviamo  è riscattato e redento dalla nostra apertura interiore a noi stessi,  agli altri (siano o non siano presenti), e a Dio.  Siamo soli fisicamente  ma ascoltiamo in noi l’infinito:  questo slancio che ci porta al di

Misericordia per sempre

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Ripetere giova, dicevano i saggi.  Nella fede è necessario ritornare più volte sui temi vitali per la meditazione e la preghiera. Rileggo sempre con grande consolazione un testo di papa Francesco che parla della misericordia di Dio, anzi meglio, di Dio che è Misericordia.  La misericordia ci evangelizza, ci porta al cuore del Vangelo e dell'esperienza della paternità di Dio. La misericordia non è mai superflua, di misericordia ci sarà sempre bisogno.  Io avrò sempre bisogno di misericordia, e mi rende allegro il cuore leggere: "Non solo nella storia, ma per l’eternità l’uomo sarà sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre".  Misericordia è la parola  che rivela Dio. Misericordia è amore viscerale  di Dio per noi. Leggiamo insieme: "Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco d

Separazione

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La nostalgia di Dio è un seme depositato da sempre nel nostro cuore. Agostino, filosofo e vescovo tra i più conosciuti della storia del cristianesimo, scrive nelle "Confessioni": "Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te". Nella nostalgia vivono insieme tristezza e felicità, rimpianto è speranza. È un sentimento molto ricco che diventa meraviglioso quando la nostalgia riguarda Dio. La nostalgia diventa spesso  un canto meraviglioso e struggente. Tanti Salmi lo testimoniano. Ogni cuore sfiorato dal vento delicato della fede cammina nella nostalgia di Dio. La mistica islamica ci regala uno di questi canti opera di Gialal ad-Din Rùmi, poeta mistico persiano (1207 - 1273), che apre il suo grande poema "Mathnawi" (costituito da più di 26.000 versi doppi, in sei volumi), con il canto di un flauto che sente nostalgia per la canna da cui è stato reciso. Un'efficace immagine della nostalgia divina che abitava in Rùmi,