Invito alla contemplazione


È un semplice invito alla contemplazione, 
a gustare Dio 
e la sua presenza nascosta 
nel nostro profondo.

Le parole evocano.
Le parole riaccendono il desiderio.
Le parole sono la porta.
Il resto avviene nel silenzio.


"Dalle profondità del sonno,
mentre risalgo la scala a spirale del risveglio, io sussurro:
Dio! Dio! Dio!

Tu sei il cibo e quando rompo il digiuno della mia separazione notturna da Te,
Ti assaporo e mentalmente dico:
Dio! Dio! Dio!

Ovunque io vada, il faro della mia mente è sempre puntato su di Te;
e nel fragore della battaglia dell'attività
il mio silenzioso grido di guerra è sempre:
Dio! Dio! Dio!

Quando sibilano violente le bufere delle prove
e le preoccupazioni ululano contro di me, io copro il loro rumore inneggiando a gran voce:
Dio! Dio! Dio!

Quando la mia mente intesse i sogni
con i fili dei ricordi, su quella magica tela io ricamo:
Dio! Dio! Dio!

Ogni notte, nel sonno più profondo,
la mia pace sogna e chiama: Gioia! Gioia! Gioia!
E la mia gioia giunge cantando senza fine:
Dio! Dio! Dio!

Quando mi desto, mangio, lavoro, sogno, dormo, servo, medito, canto, divinamente amo, senza posa l'anima mia sommessamente canta, non udita da alcuno:
Dio! Dio! Dio!"
(Paramhansa Yogananda)

"Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia 
e mia salvezza,
mia difesa: 
mai potrò vacillare".
(Salmo 62,2-3)

"Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l'anima mia,
desidera te la mia carne 
in terra arida, 
assetata, senz’acqua".
(Salmo 63,2)


Commenti

  1. Le parole riaccendono il desiderio.
    Le parole scaldano i sensi e scaldano il corpo.
    Sono quelle vibrazioni che partono dalla pancia, circumnavigano la schiena, attraversano le viscere e attivano il cervello.
    Cervello attivato,proteso al Buono.
    La Parola è la parola per eccellenza;mi fa volare!
    Grazie papà

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  2. Quando mi desto, mangio, lavoro, sogno, dormo, servo, medito, canto, divinamente amo, senza posa l'anima mia sommessamente canta, non udita da alcuno:
    Dio! Dio! Dio!"

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  3. Dio Dio Dio solo in Te riposa l'anima mia .

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  4. "Dio, tu sei il mio Dio,
    dall’aurora io ti cerco,
    ha sete di te l'anima mia,
    desidera te la mia carne
    in terra arida,
    assetata, senz’acqua".
    (Salmo 63,2)

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  5. Se ti cerco fuori di me, ti ritrovo in un anziano, in un povero, in un fiore, ma quando la stanchezza di camminare per trovarti, mi prende, allora sei Tu a cercarmi per portarmi nel tuo giardino, e lì, mi dai conforto, rifugio, ristoro.

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  6. Le parole evocano.
    Le parole riaccendono il desiderio.
    Le parole sono la porta.
    Il resto avviene nel silenzio.

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  7. nel fragore della battaglia dell'attività
    il mio silenzioso grido di guerra è sempre:
    Dio! Dio! Dio!

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