Accogliere le sensazioni



Il mio corpo è il mio primo 
biglietto da visita.
Dice qualcosa di me.

Ma non ci si può fermare 
a questa prima visione 
per conoscere veramente.

Il mio corpo, in ogni caso,
parla prima di tutto a me.

Devo imparare ad ascoltare 
ciò che ha da dirmi.

Devo imparare ad ascoltare
il mio corpo.

Può aiutarmi in questo la meditazione.

Christophe André, psicoterapeuta e insegnante di meditazione, ci indica una pista semplice per imparare ad ascoltare il nostro corpo.

"Si pensa spesso alle pratiche meditative come a pratiche intellettuali, trascurando l’importanza fondamentale del corpo per la meditazione. In Occidente, meditare significa per lo più «riflettere in maniera approfondita su un argomento», come fanno i filosofi quando pensano alla vita, alla morte, o alla vanità di tutte le cose terrestri. Ma nella meditazione di piena coscienza, della quale parliamo in queste pagine, si medita con tutta la persona, dunque con tutto il corpo.
Perché? Perché questo ci permette di essere più intelligenti, di usare il corpo come una fonte di informazioni preziose (come nell’intuizione, che è una sorta di intelligenza sotterranea), e perché questo ci permette di scoprire una parte avvincente di noi stessi.
Spesso, facciamo un cattivo uso del nostro corpo. Ce ne serviamo come di uno strumento, che deve ubbidirci. Gli prestiamo attenzione soltanto quando ci fa soffrire o ci regala piacere. Poi lo trascuriamo, privilegiando, ancora e sempre, il pensiero rispetto alle sensazioni.
In meditazione, si impara a usare il corpo in modo più rispettoso e intelligente. Incominciando dal mettersi in suo ascolto, con regolarità.
Iniziamo, come sempre, dal respiro. Prendiamo tranquillamente coscienza di tutte le sensazioni inerenti il nostro respiro: movimenti dell’aria nel naso, nella gola, movimenti del petto e dell’addome. Prendiamo coscienza di tutto il nostro corpo che respira, con calma...
Poi rivolgiamoci alle nostre sensazioni corporee... Prima di tutto quelle che si manifestano chiaramente: quali sono le parti del nostro corpo che si esprimono in questo istante? Quali sensazioni proviamo in questo momento preciso? Che siano piacevoli o spiacevoli, sforziamoci di accoglierle tutte, di sentirle, di osservarle: dove risiedono, come evolvono da un istante all’altro?
Adesso estendiamo la sensazione a tutto il corpo, prendendoci il tempo di percorrerlo dal basso in alto: prestiamo attenzione ai piedi, alle gambe, alle anche, all’addome, alla schiena, al petto, alle braccia, al volto... Concediamoci il tempo di dedicare attenzione a tutto il corpo, nel suo insieme... e facciamo del nostro meglio per accogliere la sensazione che proviamo, qualunque essa sia..."










Commenti

  1. Concediamoci il tempo di dedicare attenzione a tutto il corpo, nel suo insieme... e facciamo del nostro meglio per accogliere la sensazione che proviamo, qualunque essa sia..."

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  2. "Questo ci permette di essere più intelligenti, di usare il corpo come una fonte di informazioni preziose"

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    1. Conoscere il nostro corpo e saper rispondere ad esso non ignorando le sensazioni qualsiasi esse siano ci permette di farci conoscere e interagire con gli altri

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  3. Il mio corpo, in ogni caso,
    parla prima di tutto a me.
    si
    E col passare degli anni,si fa "sentire"
    Ma le mie sensazioni sui miei organi ed apparati,non si devono solo soffermare sul declino delle loro attività.........
    Ma orientarsi ad una introspezione vera;a quello che c'è dentro al mio organo per eccellenza,il cuore
    E così mi relaziono con la testa e da qui partono le azionI:cammino,abbraccio,dono.....
    Grazie papà del TUO grande aiuto ed a Giorgio che trova sempre nuovi pungoli per la mia crescita,spirituale

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  4. La meditazione è davvero una gran bella cosa da imparare e mettere in pratica ,aiuta in tutto praticamente! Ci
    Libera da tante insicurezze , ci aiuta ad accettarci nel corpo e nella mente e amarci così come siamo ad essere contenti di sé. Essere consapevoli di questo diventa necessario è una cura.

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  5. Ascoltare le sensazioni del fisico all’inizio sembra strano perché si riesce a provare formicolii dove prima non sentivo quindi in quel momento ho scoperto quella parte di me viva pulsante che senza meditazione non la percepivo ,così anche la fatica della respirazione ,ispiro ed espiro senza meditazione con inerzia non così con la meditazione.

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  6. Il mio corpo, così di punto in bianco, questo straniero, che mi rimprovera di non conoscerlo e di non ascoltarlo, proverò ad unirlo, a considerarlo un tutt'uno con il pensiero e sempre meno a considerarlo come una zavorra, per me sarà difficile e faticoso, ma ci proverò, con questo *pungolo* un altro passo nella realtà del "se"

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