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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

Rivelazione

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"La rivelazione non arriva per riempirti di nuove verità, ma per spogliarti di tutte le menzogne che credevi vere." Sono parole di Amadeo Furlan, psicoterapeuta e formatore, che ci spingono a considerare un aspetto importante del nostro vivere. Usiamo raramente la parola rivelazione per riconoscere i doni che già sono presenti nella nostra vita e che ad cento punto diventano visibili ai nostri occhi. La vita è una rivelazione continua. "È Il momento in cui il velo cade. La rivelazione non è un lampo magico che viene dall’esterno. È un silenzio interiore così profondo da permettere alla verità di emergere. Arriva spesso nei momenti in cui ti sei arreso — non per sconfitta, ma perché hai smesso di opporre resistenza. Molti inseguono la rivelazione come una conquista da raggiungere. Ma essa accade solo quando smetti di cercarla disperatamente. Non è il frutto di uno sforzo, ma il risultato di uno spazio: uno spazio libero da pregiudizi, paure e aspettative. Tre volti della ...

Camminare orientati

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Camminare è segno di vitalità,  di progettualità. Camminare bene è il desiderio  di ogni viandante in questo mondo. Camminare è facile su un sentiero  già percorso. Su vie nuove sono necessari punti di riferimento per orientarsi. Nel cammino di fede cosa ci orienta? Una riflessione di Sabino Chialà, monaco di Bose, ci richiama ai riferimenti fondamentali della nostra esperienza di credenti che trovano nella Bibbia la principale ispirazione. "Cammina in una via ben orientata colui che si tiene lontano dal male  e che si tiene vicino al Signore  e alla sua parola.  Questo è il messaggio del salmo 1, con il quale si apre il Salterio,  che vale la pena di rileggere: Felice (perché nella buona direzione) l’uomo che non cammina secondo il consiglio dei malvagi, non indugia sulla via dei peccatori, non siede nella compagnia dei beffardi. Ma nell’insegnamento del Signore  è la sua gioia e medita il suo insegnamento, giorno e notte. Egli sarà come un alber...

Gratitudine

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Troppe cose chiudono il nostro cuore: la delusione, la rabbia, il fallimento, l'incomprensione. Una è capace di aprirlo alla luce e alla vita: la gratitudine. È più che dire semplicemente grazie. È affrontare la vita apprezzando, riconoscendo il bello e il bene. Ringraziare è una vera terapia. La gratitudine è una pausa  che ci fa cogliere le piccole cose  e guardare più a fondo quelle grandi. Rendere grazie al Signore, alla vita,  è respiro ritrovato, è vitalità rinata. José Tolentino Mendonça, poeta e guida spirituale, attira la nostra attenzione sulla necessità di vivere un continuo esercizio di gratitudine. "Quella di ringraziare  è un’arte  che dobbiamo acquisire.  La vera gratitudine spirituale ringrazia per tutto,  poiché sa che la complessa architettura della vita  va maturando in modi differenziati.  Ringrazia per il grandioso  e per il minuscolo;  per l’orizzonte sgombro e vasto  e per il piccolo frammento  impre...

Esercizi di discernimento

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"Discernere è l’arte silenziosa di separare ciò che brilla da ciò che acceca, ciò che nutre da ciò che consuma. È imparare a dire ‘sì’  senza rimpianti e ‘no’ senza paura." La definizione è di Amadeo Furlan, che propone un piccolo esercizio. Discernere è più che decidere. Discernere è diverso da sapere. Un esercizio di discernimento può aiutare a capirne il valore. "Cos’è davvero discernere? Discernere non è semplicemente scegliere. È vedere in profondità quando tutto sembra uguale. È riconoscere la differenza sottile tra il rumore delle paure e la voce autentica del cuore. Viviamo bombardati da notizie, opinioni, pressioni sociali: scegliere diventa quasi un atto eroico. Eppure, è dalle nostre scelte che nasce la trama della nostra vita. Il discernimento nella spiritualità e oltre. Per chi crede, il discernimento è ascoltare lo Spirito, cercare la volontà di Dio nelle pieghe degli eventi quotidiani. Per chi non crede, è ascoltare la coscienza, distinguere ciò che fa cre...

Ascolto

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"L’ascolto è il luogo dove nascono la pace e la comprensione". Amadeo Furlan, psicoterapeuta e formatore, ci provoca alla riflessione con le sue parole sull'ascolto. Che riguardi la parola di Dio o la parole umana, è un esercizio che coinvolge tutto noi stessi e che bisogna imparare continuamente. Ascolto non è qualsiasi cosa si faccia con le orecchie. Coinvolge il cuore: l'attenzione. Coinvolge la mente: sospensione del giudizio. Coinvolge il corpo: atteggiamenti e sentimenti da cogliere in noi e nell'altro. Il nostro autore ne dà prima una definizione sintetica: "Ascoltare è lasciare che l’altro ti attraversi, senza cercare di cambiarlo. È accorgersi che, per comprendere davvero, serve più cuore che orecchio." Poi ci guida in piccolo percorso che diventa un esercizio spirituale: "Cos’è davvero ascoltare? Viviamo in un’epoca in cui tutti parlano e pochi ascoltano. Abbiamo moltiplicato le voci, i post, i commenti, i podcast… ma l’ascolto autentico è...