Contemplare


"Contemplare non è smettere di agire:
è accordare l’azione al ritmo 
del cielo che portiamo dentro.
È un vedere che guarisce, perché riconsegna le cose al loro vero luogo: il cuore."

Condivido alcune suggestioni di Amadeo Furlan, psicoterapeuta e formatore, su un tema che sembra per pochi ed invece è vitale per tutti.

È un gesto quotidiano fermarsi a guardare con attenzione e stupore, tenere in mente una sola parola, a lungo, assaporandola, ricordare qualcosa che ancora ci suscita desiderio di profondità ed eternità.

Contemplare è vivere intensamente, è non lasciare le cose, le persone, 
i momenti come un lampo.

Scrive Furlan:

"Contemplare non è evasione, è precisione dell’anima.
È scegliere un punto e restarci finché il rumore cede il posto al significato.
Nel mondo dell’iperstimolo, la contemplazione è un atto politico: sottrae l’attenzione al mercato del distrarre e la restituisce alla vita, all’essenziale, alle relazioni che contano.
Contemplare è relazione: tra occhio e oggetto, tra respiro e realtà, tra Io e Sé.
Quando contempli, non possiedi: ospiti. E quando ospiti, il mondo ti parla.
La contemplazione non è romanticismo: è ri-architettura del sistema nervoso al servizio della lucidità e della cura.
Il templum non è un luogo esterno: 
è lo spazio interiore in cui ti fai disponibile.
Contemplare è guardare il mondo “con gli occhi di chi ama”: vedi di più non perché guardi più forte, ma perché resisti nel vedere.
È la soglia dove smetti di reagire e inizi ad ascoltare. Lì, la realtà ti consegna la sua misura.
Contemplare è dare tempo al vero di venire alla luce. È l’arte di vedere senza possedere, di ascoltare finché il mondo parla, di amare finché la realtà si ricompone."


Commenti

  1. "È l’arte di vedere senza possedere, di ascoltare finché il mondo parla, di amare finché la realtà si ricompone."
    Contemplare è sentirsi parte di tutto ciò che esiste e se ci si sente parte non si è più possessore di niente, perché niente ci appartiene, ma tutto viene condiviso

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  2. Fermarsi a guardare con stupore.
    In un tempo dove tutto si dà per scontato
    Tempo di corse,di affanni per cose che passano...
    Donami il GUSTO di un bimbo che guarda per la prima volta,un paesaggio.
    Amen

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  3. Contemplare non
    è smettere di agire:
    è accordare
    l’azione al ritmo
    del cielo che
    portiamo dentro.
    È un vedere che guarisce,
    perché riconsegna
    le cose al loro vero luogo:
    il cuore."

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