Post

Si alla vita

Immagine
La vita è lotta. È piena di cose e momenti che rifiutiamo. È ricca di situazioni che desideriamo. Rischiamo di vivere in un continua fuga da ciò che non ci piace e in un continuo inseguimento di ciò che desideriamo. Serve fermarsi e cambiare atteggiamento, stile di vita, per evitare l'affanno del correre senza magari essere consapevoli del  motivo profondo che ci spinge a farlo. Una riflessione di Frédéric Lenoir, sociologo e filosofo francese, ci può aiutare a fermarci per fare il punto  su questo aspetto del nostro vivere. In una delle sue meditazione guidate scrive: "Molto spesso ci capita di rifiutare un evento esteriore – un fallimento, un ostacolo, una prova della vita – o interiore, come uno stato emotivo. In questo modo, però, non facciamo che accrescere la sofferenza. Di fronte a un fatto esterno o interno, l’atteggiamento migliore da assumere consiste nell’accoglierlo, riconoscerlo, accettare la sua presenza, senza negarlo. Poi proverò a gestirlo al meglio. Distingue...

A mani vuote

Immagine
Tutto passa. Siamo di passaggio. Ognuno di noi, da bravo filosofo,  sa trarre queste conclusioni dalla propria esperienza. Davanti ad una nascita o ad una morte il nostro cuore si concentra  sull'essenziale. Don Primo Mazzolari (1890-1959) in questa poesia-preghiera ci ricorda che ognuno di noi nasce e muore a mani vuote. L'immagine delle mani vuote ispira umiltà, attenzione alla fragilità della nostra esistenza. Leggiamo insieme: "Egli viene. E con Lui viene la gioia. Se lo vuoi, ti è vicino. Anche se non lo vuoi,  ti è vicino. Ti parla anche se non parli. Se non l’ami,  egli ti ama ancor di più. Se ti perdi,  viene a cercarti. Se non sai camminare,  ti porta. Se tu piangi,  sei beato perché lui ti consola. Se sei povero,  hai assicurato il regno dei cieli. Se hai fame e sete di giustizia,  sei saziato. Se perseguitato  per causa di giustizia, puoi rallegrarti ed esultare. Così entra nel mondo la gioia, attraverso un bambino  che n...

Ci impegnamo

Immagine
Viviamo in un mondo confuso che scoraggia il nostro impegno concreto nelle cose fondamentali dell'esistenza. A che serve darsi da fare per un mondo migliore? Abbiamo veramente potere di cambiare le cose? È necessario scavare nel nostro cuore e nella nostra fede alla ricerca di motivazioni più profonde, in grado di resistere a ciò che mortifica la nostra speranza. Una poesia di don Primo Mazzolari (1890-1959), voce profetica per il nostro tempo, che ci spinge ad andare oltre al fallimento del tempo presente e a lasciarsi portare dalla speranza, che muove cuore e mani per trovare un senso nuovo al nostro vivere. Scrive don Primo: "Ci impegnamo noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né chi sta in basso, né chi crede, né chi non crede. Ci impegnamo senza pretendere che altri s'impegnino, con noi o per suo conto, come noi o in altro modo. Ci impegnamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare ...

Promessa

Immagine
Ho riletto una riflessione di papa Francesco dell'aprile 2017 è mi è subito sembrata scritta oggi per me.  Le parole essenziali della vita sono sempre attuali. Lette e rilette in tempi e anni diversi parlano ogni volta al mio oggi. Fede, speranza, promessa, vicinanza di Dio, sono parole di cui avrò sempre bisogno.  Rileggiamo ancora una volta insieme. «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Queste ultime parole del Vangelo di Matteo richiamano l’annuncio profetico che troviamo all’inizio: «A lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi» (Mt 1,23; cfr Is 7,14). Dio sarà con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Gesù camminerà con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Tutto il Vangelo è racchiuso tra queste due citazioni, parole che comunicano il mistero di Dio il cui nome, la cui identità è essere-con: non è un Dio isolato, è un Dio-con, in particolare con noi, cioè con la creatura umana.  Il nostro Dio non ...

Ritrovare l'interiorità

Immagine
Eugenio Borgna, psichiatra e scrittore, è solito spingere le sue riflessioni nel campo dell'esperienza interiore profonda.  Parola, silenzio, solitudine, ascolto, incontro, sono parole che fanno parte della sua attrezzatura terapeutica. Nei suoi scritti la spiritualità diventa speranza di guarigione, possibilità di rinascita, via di vita autentica. Un tema ricorrente è quello della solitudine e del silenzio, medicina per l'anima e pausa necessaria nella tempesta di parole che ogni giorno ci travolge.  Il silenzio aiuta a vivere meglio. Il silenzio ci aiuta a distinguere  l'essenziale da ciò che non lo è. La solitudine ci apre all'interiorità. La solitudine ci mette in dialogo con le nostre attese e speranze. Leggiamo insieme: "Non potrei non dire subito che non c’è silenzio senza solitudine. La solitudine è relazione, ed è buona compagna nel cammino della nostra vita, anche se talora dolorosa, perché ci confronta con gli abissi della nostra interiorità.  Vivere l...

Trasformare i desideri

Immagine
Matta el Meskin, (Matteo il Povero, 1919 – 2006), monaco cristiano egiziano, padre spirituale nel monastero di San Macario il Grande, in uno dei suoi testi più famosi, "Consigli per la preghiera", ci accompagna nell'esplorazione degli aspetti fondamentali della preghiera. La preghiera spoglia le nostre attese e pretese.  Purifica le nostre richieste e i nostri desideri. La preghiera ci traghetta dalle nostre aspettative umane verso gli orizzonti più ampi di Dio. Non facciamo noi la preghiera, è invece la preghiera che plasma noi. Nel tempo della preghiera Dio si prende cura del nostro cuore. Per questo anche il silenzio è preghiera, quando ci permette di stare alla sua presenza. Guardiamo le cose da una nuova prospettiva. Scrive Matta el Meskin:   "La preghiera non è l'occasione per domandare a Dio ciò che concerne la carne (cf. Rm 8.7; Gc 4.3), ciò che ottiene il benessere, che facilita il tuo lavoro e procura il successo alle tue iniziative temporali.  Devi qui...

Attraversare le crisi

Immagine
Crescere comporta dei passaggi che creano tensione tra il vecchio e il nuovo. Crescere è attraversare delle crisi. Si impara sulla propria pelle ad abbandonare una postazione per assumerne un'altra. C'è un passare da come dovremmo essere a come siamo. E c'è sempre un salto, tra le due cose, che fatichiamo ad accogliere. In un testo dal titolo "Le età della vita", Romano Guardini, filosofo, teologo e scrittore del XX secolo, dedica alcune riflessioni a queste dinamiche di crescita che tutti viviamo.  Ci domandiamo perché crescere porta di fatto ad un'esperienza di crisi. Il nostro autore ci nostra una prospettiva interessante con cui guardare a questa realtà della nostra vita. "Tra le età della vita vi sono delle crisi. Le stesse età della vita rappresentano delle forme basilari dell’esistenza umana. Modi caratteristici di come l’essere vivente, lungo il cammino che dalla nascita giunge alla morte, è uomo. Modi di sentire, modi di vedere, di relazionarsi a...