Io non giudico

Leggiamo un testo, che apre una prospettiva feconda al tema del giudicare. "A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode" (1Corinzi 4, 3-5). Dal coraggio di Paolo, il missionario di Gesù tra i pagani, ascoltiamo la sconfessione di una delle attività più imbarazzanti della nostra mente: il giudizio continuo. Giudicare tutto e tutti. Non è sbagliato. È irreale. Il nostro punto di vista è sempre parziale e condizionato dai sentimenti che proviamo in quella data situazione o davanti ad una persona. "Importa assai poco". È certamente segno di maturità n...