Il diritto di sperare


Oggi è Pasqua!
La vita ha vinto sulla morte!
Tutto è detto senza parole in quella tomba vuota.

Vi propongo tre testi per sostenere la nostra meditazione in questo giorno.

 "Stanotte conquistiamo un diritto  fondamentale, che non ci sarà tolto: il diritto alla speranza. E una speranza nuova, viva, che viene da Dio. Non è mero ottimismo, non è  una pacca sulle spalle o un incoraggiamento di circostanza. E un dono  del Cielo, che non potevamo procurarci da soli. Tutto andrà bene, diciamo con tenacia in queste settimane, aggrappandoci alla bellezza  della nostra umanità e facendo salire dal cuore parole di  incoraggiamento. Ma, con l'andare dei giorni e il crescere dei timori, anche la speranza più audace può evaporare. La speranza di Gesù è diversa. Immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al  bene, perché persino dalla tomba fa uscire la vita".
(Papa Francesco, dall'omelia nella veglia di Pasqua)

«La morte lo ha ucciso nel corpo, che egli aveva assunto. Ma con le stesse armi egli trionfò sulla morte. La divinità si nascose sotto l’umanità e si avvicinò alla morte, la quale uccise e a sua volta fu uccisa. La morte uccise la vita naturale, ma venne uccisa dalla vita soprannaturale. Siccome la morte non poteva inghiottire il Verbo senza il corpo, né gli inferi accoglierlo senza la carne, egli nacque dalla Vergine, per poter scendere mediante il corpo al regno dei morti. Ma una volta giunto colà col corpo che aveva assunto, distrusse e disperse tutte le ricchezze e tutti i tesori infernali.
Cristo venne da Eva, genitrice di tutti i viventi. Ella è la vigna, la cui siepe fu aperta proprio dalla morte per le mani di quella stessa Eva che doveva, per questo, gustare i frutti della morte.
Eva, madre di tutti i viventi, divenne anche causa di morte per tutti i viventi.
Fiorì poi Maria, nuova vite rispetto all’antica Eva, ed in lei prese dimora la nuova vita, Cristo. Avvenne allora che la morte si avvicinasse a lui per divorarlo con la sua abituale sicurezza e ineluttabilità. Non si accorse, però, che nel frutto mortale, che mangiava, era nascosta la Vita. Fu questa che causò la fine della inconsapevole e incauta divoratrice. La morte lo inghiottì senza alcun timore ed egli liberò la vita e con essa la moltitudine degli uomini»
(Efrem il Siro)

"Come è simile il morto a colui che si è addormentato, la morte al sonno, la risurrezione al mattino!
Un giorno splenderà in noi la verità come luce nei nostri occhi, guarderemo la morte come immagine del sonno che desta inquietudine.
Folle chi vede che il sonno finisce la mattina, e crede che la morte sia un sonno che dovrà durare in eterno!
Se la speranza ravviva i nostri occhi, vedremo ciò che è nascosto: il sonno della morte finirà un mattino.
Svanirà il meraviglioso profumo del tesoro della vita nel corpo, nella dimora dell’anima, donde era uscito.
Bellissimo sarà il corpo, diletto tempio dello Spirito, rinnovato si muterà nella casa della beata pace.
Allora squillerà la tromba sulle sorde arpe: «Svegliatevi, cantate gloria davanti allo Sposo!».
Si sentirà un’eco di voci quando si apriranno i sepolcri, tutti prenderanno le arpe per suonare il canto di lode.
Sia ringraziato il Signore che ha esaltato Adamo, anche se poi il superbo l’ha umiliato nel baratro!
Gloria a lui quando umilia, gloria a lui quando risuscita. Anche la cetra suoni a Dio nel giorno della risurrezione!"
(Efrem il Siro)

Commenti

  1. "Le vie del Signore non sono le nostre vite e i nostri pensieri non sono i pensieri di Dio". Abbandoniamoci nelle mani Dio, chiediamo di farci entrare nel Suo sguardo d'Amore e vedere la vita dove è morte, la Speranza dove c'è desolazione, la Luce dove sono le tenebre.

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  2. Se la speranza ravviva i nostri occhi, vedremo ciò che è nascosto: il sonno della morte finirà un mattino.
    Svanirà il meraviglioso profumo del tesoro della vita nel corpo, nella dimora dell’anima, donde era uscito.
    Bellissimo sarà il corpo, diletto tempio dello Spirito, rinnovato si muterà nella casa della beata pace.

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  3. Stanotte conquistiamo un diritto fondamentale, che non ci sarà tolto: il diritto alla speranza. E una speranza nuova, viva, che viene da Dio. La speranza di Gesù immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al bene, perché persino dalla tomba fa uscire la vita".
    E quel diritto conquistato non vi viene più tolto.... È questa certezza che sostiene la fatica ....anche la fatica di questo tempo

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  4. La speranza di Gesù è diversa. Immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al bene...
    In te infatti il Padre ci dona tutto. Abbiamo bisogno di te e tu ti doni tutto senza risparmiarti, accompagnaci nel cammino della sera e donaci la pace del nuovo giorno.

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