Con tutto il cuore ti cerco


Le vie del Signore sono infinite! Tanto più vale questo detto se pensiamo per quante vie il Signore si fa cercare e si fa trovare.

Il nostro desiderio di Dio spesso si scontra con le tante immagini che ci facciamo nella nostra mente e che non sempre ci aiutano.

P. Raniero Cantalamessa ci dà, in questo senso, un indicazione preziosa:

«Quello che possiamo fare, anche nei confronti del Dio vivente, è oltrepassare “i tenui segni di riconoscimento che gli uomini hanno tracciato sulla sua superficie”, rompere i piccoli gusci delle nostre idee di Dio, o i “vasetti di alabastro” in cui lo teniamo racchiuso, in modo che il suo profumo si espanda e “riempia la casa”. Ci è maestro in questo sant’Agostino. Il santo ci ha lasciato una specie di metodo per elevarci con il cuore e la mente al Dio vivo e vero. Esso consiste nel ripetere a noi stessi, dopo ogni riflessione su Dio: “Ma Dio non è questo, ma Dio non è questo!”. Pensa alla terra, pensa al cielo, pensa agli angeli o a qualsiasi cosa o persona; pensa, infine, a quello che tu stesso pensi di Dio, e ogni volta ripeti: “Sì, ma Dio non è questo, Dio non è questo!”. “Cerca sopra di noi”, rispondono, una ad una, tutte le creature interrogate».(S. Agostino, Commento al Salmo 85, 12; cf. anche Confessioni, X, 6, 9).

La voce delle creature che ci spingono a cercare più su ci aiuta a discernere e non fermare il nostro sguardo al mondo creato.

Il gesuita Yves Raguin, esperto di mistica vissuto tanti anni in Cina, sintetizzando tante tradizioni spirituali così scrive, indicandoci le tre porte verso l'oltre:

"Per incontrare Dio posso scegliere una di queste Tre vie. La prima porta al Dio che sta nell'alto dei cieli. Vi si accede attraverso la PORTA SUPERIORE. A una seconda via, che da accesso al Dio immanente in ogni cose, nelle persone, nella natura, conduce la PORTA INTERMEDIA. Essa si apre verso ogni direzione. Infine, posso cercare di trovare Dio nel profondo del mio essere, entrando in tal modo attraverso la PORTA INFERIORE. È la soglia dell'eternità.

La Porta Superiore è un varco che fa accedere al cammino della trascendenza. Dio è il Dio assolutamente trascendente, al di là di ogni altra cosa che possiamo immaginare. Il contemplativo vi incontra solitudine, lontananza e deserti, perché Dio è oltre, sempre oltre. La fede offre una nuova via di comprensione perché ci conduce in seno al mistero.

La Porta Intermedia è una porta senza battenti, perché si apre in ogni direzione. È la via dell'immanenza, che significa che Dio è presente e operante in ogni cosa. Teilhard de Chardin, in L'Ambiente Divino, l'ha descritta in maniera meravigliosa. Lungo la via Intermedia siamo chiamati a fare tesoro di ogni rapporto umano, dato che l'universo ha inizio in me e si apre immediatamente al mondo delle mie sorelle, dei miei fratelli, di tutti gli esseri. Quando Gesù mostra amore per la natura non lo fa da poeta ma da Figlio, che vive intensamente il proprio rapporto con il Padre e con gli esseri umani, suoi fratelli e sorelle.

La Porta Inferiore è la Porta Interiore, che si apre sul cammino dell'interiorità. Varchiamo questa porta volgendoci verso il nostro intimo".

In ogni direzione, Dio è sempre in cima al nostro desiderio di comunione, di vicinanza, di familiarità con lui.

Gesù e il suo vangelo ci narrano un Dio amico, Padre, sposo, che ci viene incontro. Un Dio di relazione, che crea e coltiva legami.

Introduciamoci nella meditazione silenziosa accompagnati dai primi versetti del Salmo 42:

Come la cerva anela
ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela
a te, o Dio.

L’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio?

Commenti

  1. È un continuo cercarsi, trovarsi e perdersi, come in ogni rapporto d'amore, come tra due persone vive, che nonostante tutto, non possono fare a meno l'uno dell'altra

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  2. Non devo recarmi tanto lontano da me, per trovarlo.
    È dentro di me!
    Basta prestare ASCOLTO.

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  3. La Porta Inferiore è la Porta Interiore, che si apre sul cammino dell'interiorità. Varchiamo questa porta volgendoci verso il nostro intimo". è l esperienza che mi prende, mi affascina... Signore se.pre più qui, dentro di me ti cerco e invoco: mostrami il tuo volto.

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  4. Anima mia scendi cantando il nome di Dio nelle acque profonde dell' Oceano del cuore mai privo di gemme. Scendi di più e ancora di più finché non avrai le perle preziose. Numerose sono le perle sparse sul letto dell' Oceano, immergiti ancora di più:le troverai in quadrupla abbondanza. Ramaprasada

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