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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Reso giusto

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  Davanti a Dio è difficile per l'uomo stare. Ogni Scrittura Sacra, a qualunque religione appartenga, registra questa difficoltà e la risolve in modi diversi. Dio è santo, l'uomo no; Dio è puro, l'uomo no; Dio è perfetto, l'uomo no; Dio è giusto, l'uomo no.  Eppure ogni uomo sente che la relazione con Dio è la relazione madre di tutte le relazioni. Non ci si può sottrarre neanche negandone l'esistenza.  La Bibbia affronta di petto questo tema faticoso puntando direttamente al cuore: la difficoltà sta nel venire meno dell'uomo ai patti con Dio, la sua costitutiva incapacità di essere fedele.  Tante storie, cominciando da quella di Adamo ed Eva, passando per la storia di Abramo e Sara, del profeta e re Davide, mostrano questo inciampo che ha origine nell'uomo che disobbedisce o fa di testa sua, incapace di restare fedele al patto con Dio. Sarà mai capace l'uomo di essere giusto? No, risponde tutta la Bibbia, ma è giustificato, cioè reso giusto dall'

L'Amore si rivela

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  È tempo di camminare nello Spirito verso la festa di Pasqua, è tempo allora di guardare più da vicino come Gesù e i suoi hanno percorso questo cammino.  Lasciamo che siano le parole di Silvano Fausti a illuminare il nostro cuore verso una maggiore accoglienza del mistero dell'Amore.  Fermiamoci su una delle parole più difficili da digerire: tradimento. Gesù ne ha fatto esperienza. Anche questa parola è nel vocabolario del Vangelo, nel mistero dell'Amore che salva.  Scrive Fausti: «Uno di voi mi consegnerà», dice Gesù l'ultima sera che passa con i suoi. Poi viene la notte. "Siccome per gli ebrei il tramonto del sole segna il cambio di data, siamo all'inizio di venerdì, suo sesto giorno a Gerusalemme. Nel racconto della Genesi in questo giorno Dio creò l'uomo, che subito si allontanò da lui. Da allora cominciò a cercarlo, percorrendo ogni lontananza per raggiungerlo. La croce, ormai imminente, sarà il punto più lontano, oltre il quale non può fuggire. Lì finalm

Con la polvere di tutta la terra

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  Nella tradizione ebraica molti sono i commenti sulla creazione dell'uomo nelle prime pagine della Genesi. Ricchi di spunti sono i midrash dei testi biblici, commenti di grande profondità, che tentano di esplorare le infinite ricchezze della Parola di Dio per l'umanità.  Leggiamo insieme qualche espressione che riguarda la creazione e il valore dell'umanità nell'universo. Con un occhio si guarda alla singolarità di ogni uomo ed ogni donna e con l'altro occhio si guarda alla loro origine comune, all'unità originaria da cui la diversità deriva e si fonda.   Il midrash, parola che significa ricerca, tenta un difficile equilibrio tra queste due dimensioni, e si impegna nella ricerca di luci che diamo senso alla complicata e ricca storia umana.  Ecco alcune perle: Rabbi Meir diceva: «la polvere con cui fu creato il primo uomo, fu raccolta da tutte le parti della terra». "L'uomo fu creato solo (come progenitore del genere umano), perché da ciò si deducesse c

Dio non si vergogna di me

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Nel nostro cuore c'è una continua lotta tra una "nostra" immagine di Dio e l'immagine di Dio che ci consegna il Vangelo. Non sono solo immagini diverse, spesso sono opposte. Le parole giusto, giustizia, giudizio, salvezza, grazia, assumono tonalità diverse a seconda da quale "immagine" si parte. Dietrich Bonhoeffer, come discepolo di Gesù e pastore della sua comunità ha vissuto in sé questa lotta ed ha accompagnato tanti fratelli nella stessa fatica.  Il suo non è stato un percorso a tavolino, ma un vero cammino pasquale che è culminato con la morte in un campo di concentramento nazista.  La riflessione di Bonhoeffer, che leggiamo insieme, prende le mosse dalla certezza di fede che Gesù non si è vergognato di dirsi nostro fratello, e, nel suo cammino in questo mondo, ha toccato tutte le tonalità più cupe della nostra fragile umanità.  Scrive il nostro teologo e martire: "Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi entra dentro, sceglie una creatura