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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Esercizi di stupore

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Sfogliando il libro di Giobbe, spesso mi fermo a rileggere le parti che più mi suscitano ammirazione per il creato. Libro di grande poetica, affronta un tema difficile, quello del dolore innocente, e, lungo il percorso, meravigliosi quadretti di natura colpiscono l'immaginazione suscitando stupore. Abbiamo tutti bisogno di esercizi di stupore nei nostri giorni sempre più carichi di preoccupazioni. La pandemia non deve toglierci la capacità di stupirci. "Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti". (Albert Einstein) Nel capitolo 9 del libro di Giobbe la meditazione parte dalla percezione delle tracce del Signore disseminate intorno a noi: 5 Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno, nella sua ira egli le sconvolge. 6 Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole ed esso non sorge e mette sotto sigillo le stelle. 8 Lui solo dispiega i cieli e cammina sulle onde del mare. 9 Crea l’Or

Gratitudine

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Siamo nel mese sacro per i nostri fratelli musulmani, il mese di Ramadan, in cui la benedizione e la misericordia del Signore, Dio di Abramo, sono invocate e condivise. Una pagina del mistico islamico Rumi ci aiuterà a risvegliare nel nostro cuore sentimenti di gratitudine per i tanti doni che il Signore ci fa.  Scrive Rumi: «Contemplate la tenerezza di Dio; e chi, se non Dio, si accontenterebbe di un semplice "grazie" in cambio di tutti questi doni?  Vi ha dato una testa, e non vi chiede altro che una prosternazione. Vi ha dato le gambe, e non pretende che una genuflessione».  La gente rispose: «In verità, siamo stanchi di ringraziare e siamo anche sazi di doni. Tutta questa generosità ci ha reso indifferenti sia verso la devozione sia verso il peccato». Dissero i profeti: «Siete malati nel cuore, ed è per questo che siete ingrati. E com'è possibile che il bene di cui siete colmi si sia mutato in malattia, e il cibo che vi sfama si sia trasformato in veleno? Come ha potu

Misericordia

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La parola misericordia riferita a Dio ci chiede un vero sguardo contemplativo. Credere e dire che Dio è misericordia, è misericordioso, ci mette davanti al volto di Dio più completo e coinvolgente. È misericordioso verso di noi, il suo volto è favorevole verso il nostro peccato e la nostra povertà.  Carlo Maria Martini, nella riflessione sul salmo 51 ci offre preziose intuizioni per la nostra meditazione.  Scrive: "È interessante notare che l'espressione nel salmo è: «secondo la tua misericordia» e non «nella tua misericordia»  o «perché sei misericordioso».  Il salmista sottolinea la sproporzione infinita, che l'uomo intuisce senza comprenderla, della misericordia divina.  In ebraico il termine misericordia è hésed ed ha una lunga storia ricca di significato. Indica, infatti, l'atteggiamento tipico di Dio verso il suo popolo, che comporta lealtà, affidabilità, fedeltà, bontà, tenerezza, costanza nell'attenzione e nell’amore. Si potrebbe anche tradurre con  «gentil

Oggi canto!

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Il salmo 103 è oggi il mio canto di Pasqua. Mi testimonia la vittoria della tenerezza di Dio su ogni altro potere. Mi mostra un Dio avaro nell'ira e sperperatore di misericordia. Mi scopro circondato di bontà e misericordia. So di non essere trattato come meriterei in base alle mie colpe. Il Signore sa di che pasta sono fatto e che sono fragile come un vaso di terracotta.  Sono certo che solo l'amore del Signore è per sempre. Oggi canto: "Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia, sazia di beni la tua vecchiaia, si rinnova come aquila la tua giovinezza. Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d’Israele. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento al