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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Attendo l'alba della tua venuta

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Una preghiera scritta da un altro è un sentiero verso il silenzio della mia preghiera. Le parole che leggo aprono il mio cuore, illuminano la mia mente, fanno sbocciare la lode. È un modo per svegliare il mio cuore. Alcuni autori hanno questo potere nella loro parola  ispirata dall'amore per il Signore. Con il mistico Indiano Paramahansa Yogananda prego,  percorrendo il sentiero che porta all'alba della fede.  "Vieni, o Padre, rivelami l'immenso regno del­la tua presenza! Rivela te stesso! Insegna al mio cuore a pregare e insegna alla mia anima a rendersi conto che tutte le porte possono schiudersi e ri­velare la tua presenza.  O Luce Cosmica, ogni giorno ti vedo dipin­gere il cielo di smaglianti colori.  Ti guardo rin­verdire la nuda terra di tenera erba. Tu sei nel te­pore del sole. Oh, sei così chiaramente presente in ogni luogo! Io m'inchino a te.  Insegnami a riconoscere il tuo volto nello specchio della quiete interiore.  Amore mio divino, fammi conoscere sen

Occhi di Pasqua

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Prendo a prestito le parole di Klaus Hemmerle, teologo e vescovo cattolico, per gli auguri di questo giorno di Pasqua: "Io auguro a noi occhi di Pasqua capaci di guardare nella morte fino alla vita nella colpa fino al perdono, nella divisione fino all’unità, nella piaga fino allo splendore, nell’uomo fino a Dio, in Dio fino all’uomo, nell’io fino al tu. E insieme a questo,  tutta la forza della Pasqua!" Avere occhi di Pasqua! Avere occhi nuovi per guardare il solito mondo in cui viviamo. È un augurio perché la nostra vita assuma nuovi colori e una nuova visione. Vediamo la morte, ma gli occhi della Pasqua ci diano di vedere fino alla vita. Il nostro sguardo non si fermi all'apparenza, abbia la grazia di vedere oltre.  Vedere nella colpa già i germogli del perdono. La Pasqua ci liberi dalla miopia che nasce dalla rabbia, dalla tentazione della vendetta. Vedere con cuore grande nella divisione senza mai perdere la speranza dell'unità. La Pasqua ci liberi dalla tentazion

Lo spettacolo della Croce

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"La folla era venuta a vedere questo spettacolo" (Lc 23,48). Così si esprima Luca nel suo Vangelo parlando della passione di Gesù. La croce è uno spettacolo da guardare, verso cui volgere con attenzione lo sguardo.  Theoria, il termine usato da Luca tradotto con spettacolo, non indica un'immagine ferma, ma un dramma in svolgimento, non una foto dunque ma un filmato. È uno spettacolo da vedere e rivedere, penetrare, scrutare e ripensare. Il grande dramma, l'unico, che illumina tutti gli altri. Uno spettacolo che mostra tante sfaccettature della croce. Scrive Ermes Ronchi: “Dio non salva dalla sofferenza,  ma nella sofferenza;  non protegge dalla morte,  ma nella morte.  Non libera dalla croce  ma nella croce” (Bonhoeffer). La lettura del vangelo della Passione è di una bellezza  che mi stordisce:  un Dio che mi ha lavato i piedi  e non gli è bastato,  che ha dato il suo corpo  da mangiare  e non gli è bastato;  lo vedo pendere nudo  e disonorato,  e devo distogliere lo

Entrare fiduciosi nel mistero

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"Ci vuole tutta la vita per imparare  a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita  per imparare a morire". (Seneca) Riflettere sulla morte  apre nel cuore vie nuove verso la saggezza. Meditare sulla morte  apre gli occhi  sul mistero profondo della vita. Guardare negli occhi la morte  apre al mare luminoso  della compassione. La parola di Carlo Maria Martini riaccende nel cuore e nella mente il desiderio e il coraggio di meditare sulla morte. Leggiamo insieme: "Io, mi sono più volte lamentato col Signore perché morendo non ha tolto a noi la necessità di morire. Sarebbe stato così bello poter dire: Gesù ha affrontato la morte anche al nostro posto e morti potremmo andare in Paradiso per un sentiero fiorito. E invece Dio ha voluto che passassimo per questo duro colle che è la morte ed entrassimo nell'oscurità che fa sempre un po' paura. Ma qui sta l'essenziale: mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che