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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Riflettere

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Pensare è un arte, che richiede attenzione ed esperienza. Pensare è possibile se si è capaci di discernere. Ogni pensiero luminoso porta luce alla nostra vita. Ogni pensiero tenebroso porta oscurità alla nostra vita.  I pensieri vanno osservati e riconosciuti per quelli che sono, per quello che portano nella nostra vita. I Padri del Deserto al sorgere di un pensiero si chiedevano se fosse un amico o un nemico.  Christophe André, psicoterapeuta e insegnante di meditazione, ci accompagna nell'imparare a guardare con attenzione i nostri pensieri.  "I nostri pensieri sono preziosi, ma possono anche trarci in inganno. Dobbiamo esercitare quindi una vigilanza costante su quei prodotti della nostra mente. L’opera di vigilanza si chiama riflessione. Riflettere non significa pensare. Il dizionario definisce la riflessione come il «ritorno del pensiero su se stesso allo scopo di esaminare e approfondire un certo dato della coscienza spontanea o un certo atto». Questo sfo

L'occhio dello spirito

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Cosa ci rende capaci di vedere in profondità? L'attenzione a ciò che viviamo. Tante cose ci passano accanto ogni giorno, tante ne viviamo al nostro interno. Quante ne sapremmo descrivere con precisione? Di quante ne siamo consapevoli? Vivere senza percepire la vita è una sensazione umiliante che ci mette a disagio. Abbiamo bisogno di essere svegli, vigili, attenti, ci ripete Gesù continuamente nel Vangelo. Christophe André è uno dei primi psichiatri ad avere utilizzato la meditazione in terapia. Una sua pagina ci aiuta a rispondere ad una domanda importante. "Come definire l’attenzione? È la capacità che ci permette di fissare la mente su un oggetto preciso: un paesaggio o un viso, una conversazione o una lettura, un pensiero o un ricordo. Quando l’attenzione è efficace la si può chiamare «concentrazione», cioè lo sforzo per portare, e soprattutto mantenere, l’attenzione su un oggetto di nostra scelta. Ho usato la parola «sforzo» perché, senza uno sforzo da par

Benedizione dell'oggi

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Una pagina di Christophe André, medico psichiatra specializzato nella psicologia delle emozioni, ci riporta ad un tema fondamentale per la meditazione di ogni tradizione: l'oggi. Che cosa significa  vivere nel presente? È l’attenzione, la consapevolezza,  la presenza in ciò viviamo qui e ora. Se la nostra mente  non è nel presente,  nel qui e ora,  dov’è? Forse nel passato, immersa  nei rimpianti o nei ricordi. O forse nel futuro dei nostri progetti e programmi, in un futuro di preoccupazione e angoscia. È necessario abitare il presente e cogliere la benedizione che il nostro oggi porta con sé. Scrive il nostro autore: "Abitare il momento presente il più spesso possibile non è facile, a giudicare da tutto ciò che è stato scritto sull’argomento fin dalla notte dei tempi. È come se questa difficoltà si trovasse proprio al centro della condizione umana. Una lunga tradizione poetica conferma l’importanza degli sforzi necessari per vivere nel presente, dal Carpe diem d

Il pane e la rosa

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Il quotidiano può essere sorgente o pantano, a seconda dello spirito con cui lo viviamo. Si può esaltare il quotidiano o si può disprezzare. Dove sta in tutto questo la sapienza? Quali occhi ci occorrono per vedere chiaro? Quale lo spirito giusto per vivere in pace? Bisogna imparare ad accogliere la sorpresa! José Tolentino Mendonça, ha una bella esortazione da offrirci per orientare i cuori e gli sguardi nella direzione giusta. "Non permettiamo a noi stessi di restare ancorati soltanto all’esperienza di ieri. Apriamoci ai nuovi inizi che il giorno di oggi viene imprevedibilmente a sollecitarci.  Riserviamo un po’ di tempo ogni giorno per metterci all’ascolto, con profondità e freschezza, sempre disposti a imparare qualcosa di nuovo. Dedichiamoci a contemplare la realtà così come si manifesta, più pronti a investire sulla sua osservazione paziente che ad emanare giudizi affrettati o immagini precostruite.  Concediamo deliberatamente spazio interiore ad accogliere la so