Mangiare la Parola

La pandemia ci ha sottratto, tra le altre cose, anche la gioia di celebrare insieme, liberamente e senza paura, i misteri della nostra fede. Abbiamo sperimentato la completa chiusura delle nostre chiese, la limitazione delle presenze durante la Messa, e, in ogni caso, celebrare l'Eucaristia porta l'ombra del rischio di contagio. Un bilancio di questi giorni ci fa concludere però che una cosa non può venir meno e non può essere bloccata: la Parola di Dio letta, ascoltata, pregata. Come l'antico Israele in esilio, la Parola diviene sempre più protagonista nei tempi difficili. La fede nasce dall'ascolto, ci ripete la stessa Scrittura. Così la fede non resta senza alimento anche in periodi come il nostro. Penso spesso alla Parola come un pane vero, che Dio stesso dona, pane necessario: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”» (Mt 4,4; cf. Lc 4,4). È un detto che dal libro del Deuteronomio arriva dritto nel vangelo di Ges...