La soglia
Chiara Amata Tognali, monaca di clausura, riporta la testimonianza di una sua consorella clarissa sulla preghiera.
Poche parole per raccontare la preghiera sulla soglia del mistero, quella che si attraversa dell'atto stesso di pregare.
Nel momento stesso in cui la nostra preghiera incomincia è già esperienza di mistero.
La preghiera è incontro?
La preghiera è riposo?
La preghiera è desiderio?
C'è una soglia da varcare per entrare in ciò che è preparato per noi.
Leggiamo insieme:
"Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere" (Ap 3,8).
Questa parola dell’Apocalisse, che da molto tempo custodisco nel cuore come dono speciale, mi sembra la più adatta per descrivere la mia esperienza dell’incontro con il Signore nella preghiera.
Per lungo tempo ho pensato che quella porta aperta mi invitasse ad uscire da me stessa, dalle mie abitudini, dai miei preconcetti, per vivere esperienze nuove e scoprire un volto inedito di Dio e dei fratelli.
E così inizialmente è stato.
Ma nel corso degli anni ho iniziato ad intuire che quella porta spalancata, che neppure il mio rifiuto o la mia resistenza possono chiudere, mi chiama ogni giorno ad attraversare una soglia, che è quella del mio cuore.
La preghiera è quel movimento che mi permette di accedere a quel luogo intimo e segreto dove è racchiusa la mia identità più profonda di figlia di Dio, amata e preziosa ai suoi occhi. Lì, al riparo dalle tempeste della vita, è custodita la mia bellezza, insieme alle ferite più profonde.
È questo il luogo che il Signore desidera visitare ed amare… Lì si celebra ogni giorno il nostro incontro, tra lotta e stupore, paure e desideri. Lì la sua Parola mi raggiunge, ferisce e risana. Lì, sotto il suo sguardo, posso entrare nelle pieghe più dolorose della mia storia e scoprire che esse sono luogo di benedizione e di salvezza, dal quale scaturisce vita in pienezza.
E ogni volta, al ritorno, varco nuovamente la soglia, e tutto si trasforma ai miei occhi: ogni incontro e ogni evento diventano segno di una Presenza, di un oltre che non mi appartiene.
Qui quanto vissuto in quel luogo silenzioso e segreto inizia a prendere carne, restituendo l’amore ricevuto.
La preghiera: consumare la soglia del cuore nel continuo attraversarla con lui…".

"La preghiera è quel movimento che mi permette di accedere a quel luogo intimo e segreto dove è racchiusa la mia identità più profonda di figlia di Dio, amata e preziosa ai suoi occhi. Lì, al riparo dalle tempeste della vita, è custodita la mia bellezza, insieme alle ferite più profonde."
RispondiEliminaTi benedico Signore per questa stanza segreta che mi hai fatto scoprire, dove lì, con Te trovo rifugio, trovo fiducia e coraggio, è olio per la lampada, affinché non si spenga per dare luce alla mia vita, quando rientro nella mia quotidianità.
E ogni volta, al ritorno, varco nuovamente la soglia, e tutto si trasforma ai miei occhi: ogni incontro e ogni evento diventano segno di una Presenza, di un oltre che non mi appartiene.
RispondiEliminaQui quanto vissuto in quel luogo silenzioso e segreto inizia a prendere carne, restituendo l’amore ricevuto.
La preghiera: consumare la soglia del cuore nel continuo attraversarla con lui…".
La preghiera è desiderio
RispondiEliminaÈ gustare la TUA presenza
Fare di tutto per incontrarci
Correre a Te
Fermarmi semplicemente
Stare
Stare con Te mi rialza
Grazie
La Preghiera è quel movimento che mi permette
RispondiEliminaDi accedere a quel luogo intimo e segreto dove
è racchiusa la mia identità più profonda di figlia
di Dio, amata e preziosa ai suoi occhi. Lì, al riparo
dalle tempeste della vita, è custodita la mia bellezza,
insieme alle ferite più profonde. È questo il luogo che
Il Signore desidera visitare ed amare... Lì si celebra
ogni giorno il nostro incontro, tra lotta e stupore,
paura e desideri. Lì la sua Parola mi raggiunge,
ferisce e risana. Li'
, sotto il suo sguardo, posso entrare nelle pieghe
più dolorose della mia storia e scoprire che esse
sono luogo di benedizione e di Salvezza,
dal quale scaturisce vita e Pienezza.
E ogni volta, al ritorno, varco nuovamente
la soglia, e tutto si trasforma ai miei occhi :
Ogni incontro è ogni evento diventano
Segno di una Presenza...La Tua Presenza Signore
che mi accompagna lungo il sentiero della mia vita.
Grazie infinite, mio Signore e mio Dio...
Lì, al riparo dalle tempeste della vita, è custodita la mia bellezza, insieme alle ferite più profonde.
RispondiEliminaIl "posto" più bello dove restare, attardarsi, gustare, vivere in verità, senza la fatica di sembrare altro
Signore, io non ti conosco,ma se mi ami , stammi sempre vicino, cammina con me e fa che un giorno anche nell' ultimo istante della mia vita possa conoscerti e dirti : Grazie, soprattutto perché ci sei
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